La proposta gastronomica punterà senza dubbio sulla filosofia dello chef che ruota attorno al concetto di contemporaneità, nella quale combina la tecnica con l'esperienza, l'emozione con la cultura e l'estetica con la precisione del gesto:
"La capacità di interpretare lo spirito del proprio tempo e costruire su di esso ipotesi di futuro. Questo nuovo progetto rappresenta per me una straordinaria sfida personale e professionale. Con la famiglia Rovati è nata una profonda intesa che ha portato alla condivisione di idee e progetti. Il risultato di questo incontro sta oggi nella sede straordinaria per il nuovo ristorante gastronomico e del bar-bistrot” afferma lo chef Andrea Aprea.
“Siamo certi che la scelta di un partner come Andrea Aprea darà valore al museo che si muoverà, intorno alla propria offerta culturale, con una strategia nuova, per Milano e il Paese, di multifunzionalità e di pluralità di servizi” afferma Giovanna Forlanelli, Vicepresidente della Fondazione Rovati.