Chef

Alba Esteve Ruiz: quando la Spagna incontra la pasta

Il percorso di Alba Esteve Ruiz in cucina comincia ad Alicante, in casa della nonna, e prosegue a El Celler de Can Roca, tra i migliori ristoranti al mondo. Arrivata in Italia lavora a La Bandiera di Civitella Casanova prima di diventare la chef di Marzapane, bistrot romano in cui propone una cucina giovane, vivace e mediterranea.
LA STORIA
Alba è arrivata nel nostro paese a 19 anni, dopo un paio di stage in Spagna, studi all’alberghiero e soprattutto innumerevoli fine settimana a casa della nonna, il posto dove per la prima volta ha capito cosa voleva fare da grande: «La domenica ci riunivamo con tutta la famiglia, tavolate piene di zii e cugini. Adoravo sporcarmi le mani di impasto e aiutare fin dalla mattina presto. A 13 anni già lo sapevo: volevo essere cuoca». In Italia comincia con La Bandiera, in provincia di Pescara, e poi arriva a Roma che le sembra subito “bella da non dormirci la notte”. È qui che, nel 2013, l’amico Mario Sansone la porta dentro all’apertura di Marzapane: atmosfera e prezzi bistronomici, una squadra dai 24 ai 32 anni a tenere le fila e in sala Michel Magoni, allora fidanzato e oggi marito di Alba. 




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LA CUCINA

Scorrendo il menu di Marzapane l’occhio si ferma subito su Carbonara 2013: un omaggio al piatto che, tre anni fa, ha improvvisamente portato all’attenzione delle cronache il ristorante romano, e soprattutto la giovanissima chef Alba Esteve Ruiz. Una spagnola di nemmeno 25 anni che vuole insegnarci a preparare la ricetta che più di ogni altra è orgogliosamente capitolina? «Io non ci vedo niente di strano» spiega lei «quando sono arrivata in Italia ho accolto con così tanto entusiasmo la vostra cucina che era impossibile lasciarla andare. La cultura della pasta, soprattutto: fuori dai vostri confini è completamente ignorata. Mi si è impressa dentro». «Mi piace pensare al nostro come al ristorante dei sogni » sorride lei «il posto dove vorrei andare io quando esco a cena, dove essere coccolata». Il secondo piatto più famoso è, all’opposto della carbonara, Le Crucifere: una divertente variazione sul tema del cavolo, dove le diverse tipologie del vegetale, dal broccolo alla verza al pak choi, sono cucinati in altrettante maniere: «La mia è una cucina fresca, giovane, viva e molto mediterranea; ho mescolato le cose ricevute in Italia e quelle lasciate in Spagna, che comunque mi porto dentro. Le nostre cucine sono più simili di quanto pensiamo!».

(Tratto da "Donne in fiore" di Sara Porro, IS#24)

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