A preso il via domenica 29 agosto e proseguirà sino a domenica 12 settembre la tradizionale Sagra dei Crotti di Chiavenna, l’appuntamento giunto alla 51a edizione che offre l’occasione di assaggiare tutti i piatti tipici della Valchiavenna, semplici e naturali, e di visitare dei crotti privati normalmente chiusi al pubblico.
Per chi non lo sapesse i crotti sono cavità di origine naturale, formatesi in epoca remota a seguito di una frana, in cui spira una corrente d’aria a temperatura costante, sia d’estate che d’inverno, intorno agli 8 °C. Queste cavità sono quindi ottime per la conservazione e la maturazione del vino e di altri prodotti gastronomici tipici. In vicinanza dei crotti i chiavennaschi hanno edificato piccole costruzioni in muratura chiamate sorel, che oggi per la maggior parte si trovano inglobate in edifici più grandi, dove era tradizione ritrovarsi in compagnia di amici e parenti per degustare i prodotti locali.
Lo spirito di questa Festa dei Crotti a Chiavenna è appunto quello di mantenere viva questa usanza. Per aiutare i visitatori a scoprire i vari crotti gli organizzatori della manifestazione hanno pensato a tre diversi percorsi “Andém a Cròt” - uno in città e due nei dintorni - che oltre a condurre alla scoperta dei crotti permettono di ammirare il patrimonio storico e ambientale di Chiavenna. Per ogni percorso si può scegliere la formula spuntino o quella del pasto completo. Nel primo caso viene offerto un assaggio di brisaola, o di formaggi tipici locali, e dei dolci (il costo è di 14 euro). Nel secondo (al costo di 28 euro) c’è la possibilità di assaggiare anche la polenta con salsiccia o costine di maiale cotte nel lavec (pentola tipica valtellinese realizzata in pietra ollare lavorata al tornio).
La passeggiata per le via di Chiavenna offre anche l’occasione per scoprire e acquistare tante vere e proprie specialità chiavennasche. L’autentica brisaola artigianale (da non confondere con la bresaola che viene invece prodotta in Valtellina), prodotta con selezionati tagli di carne bovina fresca, posta in salamoia con una miscela di spezie sapientemente selezionate,tali da conferire aromi e sapori unici, e stagionata per tre o quattro settimane. Il violino di capra, prodotto tipico della Valchiavenna che si ottiene dalla spalla e dalla coscia della capra. Dopo la macellazione la carne viene salata e successivamente speziata, per poi passare all’essiccazione e alla stagionatura. Il prodotto finale è una carne non troppo secca con tonalità scure tendenti al bordeaux . Per rifornirsi di brisaola, violino e altre specialità consigliamo le macellere Panatti (tel. 034332331), Tognoni Ermanno (tel. 034332314), Del Curto (tel. 034332312).
Per gli amanti dei dolci sono assolutamente da provare il “Fioretto”, tipica torta chiavennasca a lievitazione naturale che una volta cotta viene completata con burro e zucchero fusi e semi di fioretto (finocchio selvatico) ed eventualmente farcita con marmellata di mirtilli o albicocca. I biscottini di Prosto, a base di burro, farina e zucchero e i biscottini di Chiavenna, che differiscono dai biscotin de Prost per avere anche le uova negli ingredienti. Per assaggiare queste dolcezze consigliamo le pasticcerie Mastai (tel. 034332888) e Moreschi (tel. 034320257).
Infine per qualche buona bottiglia di vini valtellinesi un indirizzo giusto è quello dell’enoteca Marino (tel. 034332720) mentre gli amanti della birra non possono non assaggiare il Birrone di Chiavenna, birra fabbricata a bassa fermentazione a metodo tedesco così chiamata per distinguerla dalle torbide e leggere birre nazionali, oggi prodotta dal Birrificio Spluga (tel. 034341397) che realizza anche la Tellis, birra a base di grano saraceno (cereale con la cui farina si preparano i famosi pizzocheri).
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Appuntamenti
A Chiavenna per la Sagra dei Crotti
La Sagra dei Crotti di Chiavenna, è appuntamento enogastronomico che tutti gli anni, a settembre, offre l’occasione di assaggiare i piatti tipici della Valchiavenna e visitare i crotti.