Le migliori pizzerie di Roma selezionate da Puntarella Rossa (blog), uno dei foodblog più importanti per quanto riguarda la ristorazione romana. Si parla di pizzerie intelligenti, cioè luoghi dove si rispettano i tempi della lievitazione, dove si scelgono solo materie prime eccelse, dove la qualità vince a volte l’avidità del business.
Partendo in assoluto da Pizzarium dell’estroso panificatore Gabriele Bonci, vengono rivelate alcune tra le pizzerie più importanti della Capitale: Sforno Roma, La Gatta Mangiona, 00100 Pizza, La Fucina, Antica Schiacciata Romana, Il secchio e l'olivaro e La Pratolina Roma. Ecco dunque le migliori pizzerie di Roma.
Pizzarium
In zona Prati, pizza e pane da urlo, grazie al paziente lavoro del maestro panificatore Gabriele Bonci (intervista esclusiva). Da provare le nuove pizze, quella con la trippa, quella con faraona e ovuli, e quella con il foie gras. Anche un ampia scelta di birra, per accompagnare alla perfezione questa pizza ancestrale.
www.gabrielebonci.com
Sforno
In zona Tuscolano, uno dei posti più intriganti dove poter sperimentare pizze creative ma sempre con la scelta appassionata di ingredienti d’eccellenza; sfizi, bruschette, pizze bianche e pizze speciali, come “cacio e pepe” e l’anglosassone “Greenwich” con il formaggio blu Stilton; da provare anche “Fiori” con mozzarella, fiori di zucchina e alici.
La Gatta Mangiona
In zona Monteverde, questo ristorante-pizzeria dispensa pizze deliziose; Giancarlo Casa è colui che si occupa delle pizze, nella scelta degli impasti e degli ingredienti; una pizza al mese è il motto gustoso e stagionale (schiacciata al tartufo in ottobre, pizza ai broccoli a gennaio, pizza agli asparagi a marzo, in aprile una pizza piena di fiori commestibili). Grande selezione di birre e distillati. Da provare l'abbinamento pizza-champagne!
00100 Pizza
In zona Testaccio, oltre 30 tipi di pizza in teglia a rotazione, a seconda della disponibilità delle materie prime, tra cui le ormai famose Tortellino, Greenwich, Testarossa, Del Capo, Ceci, Fagioli all’uccelletto, Focaccia Pugliese, con sugo di Coda alla Vaccinara e Cacao, Patate e Pancetta e la focaccia al Rosmarino. L’impasto è frutto di farine di grano tenero, olio extravergine di oliva della Sabina, sale, un lievito naturale proveniente da San Giorgio Jonico (TA), donato da Gabriele Bonci di Pizzarium. Da provare anche la geniale idea di Stefano Callegari, il trapizzino. Quest'ultimo è un triangolo di pizza bianca chiuso su due lati, farcito con le migliori pietanze della cucina romana.
La Fucina
In zona Portuense, da forno a legna si consiglia vivamente di assaggiare una pizza per volta, per fare una sorta di “degustazione” e carpire la bontà a una a una; pizze mediterranee e con salumi pregiati. Selezione di birra artigianale italiana.
Antica schiacciata romana
In zona Monteverde, è un salto nell’antichità e nella storia dell’alimentazione di Roma; assaggiare la schiacciata significa ripercorrere i momenti più intensi della tradizione del farro, del miglio e infine delle selezioni migliori di grano duro. La caratteristica è la “pasta maturata”, ossia più digeribile e meno grassa. Si serve birra Menabrea.
Il Secchio e l'Olivaro
In zona Portuense, grande selezione di materia prima, con i pomodori San Marzano, la mozzarella “Francia” con latte proveniente da allevamenti italiani, la farina del “Molino Alimonti”, prodotta con grani selezionati e macinati secondo precise tecniche molitorie, l’olio extravergine di oliva biologico, e le alici sono preparate e confezionate dalla ditta “Pesce azzurro Cefalu” che assicura la massima qualità e genuinità del prodotto. Lievitazione naturale dell’impasto e le teglie di pizza vengono poste direttamente sulle braci di un capiente forno a legna. Da provare anche le bruschette.
La Pratolina
In zona Prati, pizze belle e buone. Sono 37 tipi di succulente varietà, più le focacce. Viene chiamata “pinsa”, ossia una pizza che lievita per 48 ore, e poi cotta in forno a legna con base a pietra lavica assume croccantezza e leggerezza. Da provare la “pinsa emiliana” con pesto di pistacchi, mozzarella silana e mortadella di cinghiale, e la “pinsa marchigiana” con ciauscolo, patate e funghi champignon.