Menù del ristorante La Peca di Nicola Portinari: piatti, prezzi, vini

Nicola Portinari è uno chef intelligente e sensibile, che riesce a creare piatti cerebrali come il Riso mantecato con lieviti “Bellaguardia” e allo stesso tempo emozionare i palati più spartani e meno sperimentatori con i Bigoli al torchio, acciughe e alici.

Non solo si limita a coinvolgere gli abitanti della zona a procurargli gli ingredienti ma si adopera anche a insegnare la qualità ai suoi fornitori. Come suo padre impone al maiale un'alimentazione a base di castagne e mele per la morbidezza e la dolcezza delle carni, così lui addestra gli agricoltori a coltivare in modo sano e consapevole, per una crescita collettiva del territorio.

Nella realtà semantica dei suoi piatti può giungere ad esempio l’Autunno, ovvero un cromatico parterre vegetale di rape, radici, funghi, terra, colori e tecniche di cottura differenti. Il Gelo di acqua tonica, lime e profumo di gin con tartare di scampi, gamberi rossi e canoce stupisce gli avventurieri delle temperature, perché il ghiaccio, pulendo il palato quando c’è del grasso, anestetizza all’inizio la cavità orale ma poi esalta il sapore del pesce fresco nella sua totalità.

Se questo piatto fonde tecnica e avanguardia nell’assaggio, le Ruote Pazze Cavalieri Ricordo dell’Estate omaggia il Meridione e i sapori delle nonne italiane.

Sempre nell’ambito del godimento ricercato, possono arrivare sul tavolo del commensale anche anguille affumicate al momento e pernici selvatiche, che hanno un sapore naturale di olive e formaggio blu erborinato.

E infine i dolci di Pierluigi Portinari, che prendono la stessa piega sbalorditiva del fratello: questi sono un florilegio di “poco dolce e molto avvincente”, come la gentilmente destrutturata Zuppa inglese, l’inenarrabile Fichi e Lavanda, e gli stagionali Davanti al camino e Dolce d’autunno.

Che sia freddo o caldo, ventilato germogliante o piovoso con foglie rosse e cadenti, la cucina de “La Peca” è senza dubbio una dell’esperienze gastronomiche più sbalorditive che si possano annoverare in Italia.

L’atmosfera rilassata, la competenza quasi maniacale dei piatti e in cantina, lo staff giovane e frizzante, il design creativo di Cinzia Boggian e il panorama bucolico in cui tutto questo si sviluppa: questo è il vero lusso della cucina italiana di Nicola Portinari.

Menu
Menu degustazione: 80 - 110 - 130 euro
Alla carta: 120 euro

Specialità
Tra le più importanti d’Italia e del mondo, la cucina di Nicola Portinari parte dal territorio veneto per poi svilupparsi esteticamente e concettualmente in una direzione molto contemporanea. Grandi carni selvatiche, ottimo pesce dall’Adriatico, rare varietà vegetali e una pasticceria dal confine dolce-salato si fondono a meraviglia in un menu davvero stimolante.

Carta dei vini
Grande carta con più di 2000 etichette, divise per terroir. Combinazione moderna e fortunata tra bottiglie blasonate dall’importante status e vini “fuori dal coro”, ovvero naturali e biodinamici.

Riconoscimenti/segnalazioni
2 stelle Michelin 2014
88/100 Guida Gambero Rosso 2014
18,5 punti Guida Espresso 2014
87/100 Guida Touring
Le Soste
JRE






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