Il Cafè Quinson di Morgex, a pochi chilometri dal Monte Bianco

Il ristorante Cafè Quinson è proprio nella piazzetta di Morgex, un piccolo borgo nel cuore della Valdigne, ad una ventina di minuti da Aosta e ancor meno da Courmayeur. Morgex è un posto delizioso, a 920 m di altezza, in una piana che si apre a ventaglio verso la lontana visione del Monte Bianco. Intorno c’è il Grivola e il Crammont, ci sono boschi, campi e vigneti e la Dora Baltea che scorre.

È da qui che, alla fine dell’800, partirono Costance e Thomas Quinson, per emigrare in Francia, come tanti altri valligiani. Ed è qui che tornarono nel 1900, per aprire un albergo con annesso ristorante e caffé in piazza Principe Tomaso.

Funzionava bene: lei in cucina a fare la “perbullia”, le zuppe, il brodo, il bollito, lui a curare l’orto, la vigna e mescere ai tavoli il suo “Blanc de Morgex et de La Salle”, quel fantastico vino che si ricava ancor oggi dal vitigno “Prié Blanc”, coltivato nei due comuni di Morgex e La Salle.

Restando sempre di proprietà della famiglia, il locale passa negli anni ’60 al figlio Marius e a sua moglie Charlotte e via via fino a Marcello Quinson, padre di Anna e Elena. Nel 1996 si volta pagina con l’arrivo del marito di Elena, Agostino Buillas che diventa chef, sommelier e patron del nuovo Café Quinson-Vieux Bistrot.

Sulle orme della tradizione di famiglia continua per alcuni anni a proporre la classica cucina locale, ma con un menù da tre antipasti, tre primi e tre secondi, ogni giorno diversi: in carta zuppe, ravioli, risotti, pâté, sformati, castagne con cioccolato e panna e tanto altro.

Famoso tra i clienti era il “Menu del Pastore” composto solo di formaggi, con ben trenta qualità: dalla toma, a quello di capra, dal St. Marcellin al Reblochon, accompagnati da cinque vini diversi.

Chi veniva a mangiare trovava un posto tranquillo e familiare, rustico ma molto curato e accogliente, con vecchi mobili, vecchie foto e una saletta ristorante tutta legno e pietra, con pochi tavoli, tovaglie verdi e tendine di pizzo alle finestre.

Nel 2003 la seconda svolta, quella veramente decisiva. Insieme a moglie e cognata, Agostino decide di chiudere definitivamente la caffetteria e di concentrarsi solo sulla ristorazione serale.

Nascono così le raffinate cene del Café Quinson di Morgex, con la cucina di Agostino, creativa ma sempre ben ancorata al territorio, estrosa ma sincera.

Perché lui sperimenta nuovi sapori, inventa audaci accostamenti, ma usando sempre la carne bovina valdostana, i salumi artigianali, il pesce d’acqua dolce, le verdure e i frutti del suo orto, gli amatissimi formaggi delle sue montagne.

Si amplia la carta dei vini e per gli ospiti speciali si allestisce un tavolo anche sotto la suggestiva volta in pietra del ‘600 della bellissima cantina sottostante i locali del ristorante.
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