Giancarlo Perbellini e il Dopolavoro a Venezia
Dopolavoro, lo dice il nome stesso. Dopo una giornata a Venezia, nel dedalo dei suoi tesori, è tempo di riposarsi, di ritirarsi in un luogo intimo e appartato, e gustare una cena stellata firmata Giancarlo Perbellini.
Il ristorante si trova sull’Isola delle Rose. La sua posizione, a metà strada tra la laguna e il mare, ha regalato a questo magnifico giardino di 16 ettari un microclima speciale. Sull’Isola delle Rose spira infatti una brezza fresca e benefica, senza dubbio mediterranea nel gioco delle correnti, che ha stimolato la crescita di piante rare a Venezia, come l’ulivo per esempio, e ha suggerito la creazione all’inizio del ‘900 di una clinica di cura per chi aveva problemi alle vie respiratorie.
Acquistato da JW Marriott ha riaperto nel 2015, dopo una riconversione in chiave contemporanea ed ecosostenibile degli edifici degli anni ’20 e ’30 da parte dell'architetto e designer Matteo Thun.
Il ristorante Dopolavoro è stata insignito di una stella Michelin nel 2016, a soli 6 mesi dall'inaugurazione ufficiale. Un grande successo per lo Chef Giancarlo Perbellini e Federico Belluco, che ne coordina la brigata.
Aperto solo a cena, raffinato ed elegante, ma accogliente e rilassante, il ristorante regala un’atmosfera smart casual che ben si accompagna al percorso culinario dello chef, che propone piatti dove la maestria, la tecnica e la ricerca vengono espresse in una presentazione accurata e in una successione di sapori e consistenze differenti.
I menu e la carta sono presentati con dei numeri. Scelgo allora il 5 “simbolo di dinamismo, intelligenza e curiosità”! Mi emoziono con lo Scampo, piselli, agrumi, adoro le Linguine aglio, olio e peperoncino, polvere di crostacei e yoghurt, faccio mia la Guancia di vitello brasata e sono felice infine con la Crostata di fragole e rabarbaro, inversa.
Nella brezza marina ripercorro i viali verso il pontile, camminando in mezzo agli ulivi che danno vita all’olio delicato del ristorante. La barca aspetta i clienti per riportarli a “terra”. Venti minuti di percorso con stelle luminosissime, che brillano sempre sulla Venezia immortale.
Il ristorante si trova sull’Isola delle Rose. La sua posizione, a metà strada tra la laguna e il mare, ha regalato a questo magnifico giardino di 16 ettari un microclima speciale. Sull’Isola delle Rose spira infatti una brezza fresca e benefica, senza dubbio mediterranea nel gioco delle correnti, che ha stimolato la crescita di piante rare a Venezia, come l’ulivo per esempio, e ha suggerito la creazione all’inizio del ‘900 di una clinica di cura per chi aveva problemi alle vie respiratorie.
Acquistato da JW Marriott ha riaperto nel 2015, dopo una riconversione in chiave contemporanea ed ecosostenibile degli edifici degli anni ’20 e ’30 da parte dell'architetto e designer Matteo Thun.
Il ristorante Dopolavoro è stata insignito di una stella Michelin nel 2016, a soli 6 mesi dall'inaugurazione ufficiale. Un grande successo per lo Chef Giancarlo Perbellini e Federico Belluco, che ne coordina la brigata.
Aperto solo a cena, raffinato ed elegante, ma accogliente e rilassante, il ristorante regala un’atmosfera smart casual che ben si accompagna al percorso culinario dello chef, che propone piatti dove la maestria, la tecnica e la ricerca vengono espresse in una presentazione accurata e in una successione di sapori e consistenze differenti.
I menu e la carta sono presentati con dei numeri. Scelgo allora il 5 “simbolo di dinamismo, intelligenza e curiosità”! Mi emoziono con lo Scampo, piselli, agrumi, adoro le Linguine aglio, olio e peperoncino, polvere di crostacei e yoghurt, faccio mia la Guancia di vitello brasata e sono felice infine con la Crostata di fragole e rabarbaro, inversa.
Nella brezza marina ripercorro i viali verso il pontile, camminando in mezzo agli ulivi che danno vita all’olio delicato del ristorante. La barca aspetta i clienti per riportarli a “terra”. Venti minuti di percorso con stelle luminosissime, che brillano sempre sulla Venezia immortale.