Whisky Week Como 2021

In assaggio c'erano bottiglie di diversi Paesi – dalla Scozia agli Usa fino al Giappone (incluso un Karuizawa '81 servito a bordo di un elicottero in volo sopra il lago) – ma la settimana di degustazioni culminata a Villa Revel Parravicini ha mostrato un dato importante per il nostro Paese: il debutto di una nuova generazione di appassionati, nuove leve di amanti del whisky che dopo la pandemia contribuiranno ad alzare il livello delle bevute nei cocktail bar della penisola.
Degustare whisky in aria, sull'acqua e sulla terra. Un sogno per molti appassionati, una realtà per i pochi fortunati che sono riusciti a completare il “tris” proposto dal Whisky Club Italia in occasione della Whisky Week Como, andata in scena sul lago di Como a fine agosto. 

“Anche se non mancavano gli appartenenti alla 'vecchia guardia' – conferma Claudio Riva, presidente di Whisky Club Italia – abbiamo visto con piacere una grande partecipazione da parte di persone che si sono appassionate a questo mondo solo negli ultimi 24 mesi, probabilmente anche durante il periodo del lockdown. Abbiamo notato approcci di grande attenzione, da parte loro: non si sono fatti condizionare dai soliti cliché del passato (brand, età, stile, ecc...) ma hanno messo il naso sul bicchiere e ragionato in autonomia. E ciò, in un momento in cui si fa un gran parlare di consumo consapevole di distillati e superalcolici, è un segnale di educazione al bere bene da non sottovalutare. La Whisky Week è stato il primo evento in Italia in cui si è potuto testimoniare la distinzione tra ciò che è realmente di qualità e ciò che è solo immagine”. 

L'evento di Como mostra un cambio di passo i cui effetti sull'intera filiera si vedranno presto. Forse già nella prossima tappa, a Treviso il 23-24 ottobre, o a Distillo, la prima fiera italiana dedicata al fenomeno delle micro-distillerie, in programma a inizio febbraio a Milano.
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