Ristoranti

Una degustazione al Castello di Trussio dell'Aquila d'Oro

Al Castello di Trussio dell'Aquila d'Oro la degustazione del menu regala la possibilità di assaggiare alcune fra le proposte migliori, come l'orzotto con l'anatra locale. Foto e testo di Barbara Demartin.

L’Aquila d’Oro, ristorante con stella Michelin, si trova nella meravigliosa cornice del Castello di Trussio a Dolegna del Collio (GO), proprio all’inizio del Collio friulano e goriziano.

I due fratelli Giorgio e Anna Tuti portano avanti con passione l’attività di ristorazione iniziata dalla nonna, preservando la cucina del territorio, rivisitata con accorgimenti eleganti, che fanno la differenza a livello organolettico.

La sapienza di Giorgio in campo di vini si coniuga con le doti della sorella che crea cibi gustosi, pieni, ma facilmente digeribili.



All’esterno del ristorante, protetti dalle mura del castello, inizia la degustazione con una purea di patate bianche nostrane e capasanta dell’Adriatico, adagiata in cima alla composizione. Piatto avvolgente in cui il sapore vivo della patata, arricchita dalle note speziate di pepe nero, prevarica leggermente sui toni più delicati del pettine di mare.

A seguire è presentato un filetto di branzino pescato ad amo, passato nel burro e impreziosito con gratinatura moderata, mostarda di pesche, carote con senape e peperoni. La polpa del pesce si scioglie in bocca e si amalgama in modo equilibrato con il pane croccante e le prelibatezze di stagione.

Il primo di gnocchi di melanzana con sughetto rosso e bufala, reinterpretazione del tipico piatto friulano, riporta alla mediterraneità, al gusto della parmigiana scomposta, in cui i toni amarognoli della melanzana non si scorgono e rimane solo il sentore dolce e prelibato. La salsa è profumata, fatta usando pomodori a km 0 maturi; la sua acidità è calibrata in armonia con il gusto avvolgente della mozzarella.

L’altro primo proposto, l’Orzotto di Trussio con anatra locale, delizia il palato senza appesantirlo. Il ragù, infatti, è magrissimo e nonostante la carne sia molto sgrassata, riamane morbida.

Il secondo è una chicca goduriosa: muscoletto di maialino Patanegra con tartufo nero. La lunga cottura regala morbidezza alla carne e il sughetto condensato ingloba le note delicate del tartufo nero.

Per solleticare il palato, piccole bontà artigianali, ideate da Anna: frutta di stagione a cubetti (frutti di bosco e pesca), gelato alla fragola, pallina al cioccolato fondente, croccante di mandorle, bocconcino di riso soffiato al cioccolato bianco e, infine, crema fredda al caffè in tazzina.

 

A conclusione di questo viaggio alla scoperta del gusto raffinato della tradizione culinaria locale, lo sguardo si protrae alla luna piena, che impreziosisce il paesaggio del Friuli Venezia Giulia e dell’aquila d’oro, vessillo storico di questa regione italiana.

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