Dopo 44 anni, Luciano Parolari ha lasciato la cucina di Villa d'Este a Michele Zambanini che ha affiancato a lungo il Suo predecessore e oggi ha ereditato il timone della ristorazione dell'Hotel più conosciuto al mondo per ricercatezza ed eleganza.
Entrare a
Villa D'Este è entrare in un mondo di bellezza, eleganza, ricercatezza. Un luogo unico che riesce a trasmettere il fascino del tempo e la vivacità del presente, il calore di una casa e l'esclusività di un grande albergo: unico.
Abbiamo trascorso una giornata nelle cucine dell'hotel con
Michele Zambanini, nuovo executive chef che guida una brigata di 35 cuochi con mano ferma, piglio e gentilezza. Abbiamo assistito alla preparazione di due piatti in carta: il Salmone selvaggio leggermente affumicatoo con vinegrette di patate e mela verde" e la "Tartare scottata di Fassone piemontese con bruscandoli e uovo croccante" e abbiamo testato la maestria e la cura che contraddistinguono la cucina di questo albergo. Non importa che siano venti o settecento i commensali, tutto viene preparato al momento e tutti si sentono veramente unici.
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