Un ristorante aperto alla città e a chi viene da fuori, alla condivisione e alla contaminazione, alle prime volte e alla tradizione.
Una cucina audace e fortemente identitaria, che nasce dalle radici di Trattoria contemporanea - già insignita della stella Michelin nel 2022 - e si esprime in quattro diversi outlet gastronomici: il ristorante principale, la W lounge, il cortile interno e il room service. Ogni menu è stato studiato per accompagnare l’ospite nei vari momenti della giornata, attraverso piatti che vogliono coinvolgere ed emozionare.
Come per Trattoria contemporanea, il progetto gastronomico è guidato da un collettivo culinario giovane e dinamico che, con una cucina libera dai formalismi del fine dining, si propone di estendere la ricerca gastronomica iniziata a Lomazzo fino al cuore pulsante di Firenze.
«Da Tratto troverete una cucina che rispecchia l’italianità, una cucina golosa e affascinante» - dice Andrea Noto, uno dei quattro chef del collettivo di Trattoria contemporanea. «Vogliamo portare a Firenze aria fresca, il nostro sorriso e la voglia di stare bene” continua lo Chef, “è una cucina che vuole essere prima di tutto conviviale, che vuole unire le persone... una cucina vera e succulenta», gli fa eco Christian Malatacca, anche lui chef di Trattoria contemporanea, a Lomazzo.
Il collettivo di giovani professionisti, chef, maître e sommelier da diversi anni alla guida della proposta fine dining di Trattoria contemporanea, si propone di portare a Firenze tutta l’autenticità e l’irriverenza che hanno contraddistinto e premiato l’avventura comasca. Sono loro, infatti, a firmare anche questo nuovo food concept, insieme alla proprietà dei brand Tratto e Trattoria contemporanea, e a Marriott International.
Come sempre, un lavoro a molteplici mani, e teste, che ha condotto al disegno di una proposta gastronomica contemporanea, cosmopolita e aperta, in perfetto equilibrio tra tradizione e nuove contaminazioni.
Piatti “to share”, creati per essere condivisi, mangiati con le mani – se lo si desidera; piatti che strizzano l’occhio ai commensali, che siano locals o turisti, che giocano con loro per solleticare il palato e divertire, affinché il pasto possa essere esperienza vissuta e momento da ricordare, parte del viaggio. Andando oltre l’esperienza gastronomica, è un filo sottile ma potente a legare l’atmosfera di Trattoria contemporanea a quella di W Florence: una visione condivisa che vede al centro di tutto l’energia collettiva e le connessioni.
Non è un caso, infatti, che queste due realtà si siano incontrate: spirito di libertà, autenticità non costruita ed estetica pop, hanno fatto scattare il match. Il pluripremiato studio di design internazionale AvroKO ha sapientemente fuso il fascino degli anni ’60 e ’70 con un’estetica moderna e raffinata, ispirandosi al mondo della moda italiana per creare un dinamico dialogo tra passato e presente. Forme geometriche e colori decisi caratterizzano il ristorante e l’intero hotel, dagli spazi comuni fino alle camere e suite.
Ogni dettaglio – dalla musica alla luce, dal servizio alla cucina – contribuisce a creare un ambiente vivace, dinamico, che parla a chi sa riconoscere la cura e il pensiero dietro ogni scelta.
«Tratto è un progetto audace e vibrante, che nasce da una sintonia folgorante tra i brand W Hotels e Trattoria contemporanea» racconta Luca Di Pierro, co-founder e CCO di Fabbrica Srl, gruppo proprietario di Trattoria contemporanea e Tratto. «Vuole essere un luogo in cui provare un’esperienza viva, che abbraccia non solo il cibo, ma anche il bere e lo stare insieme. Un posto in cui dare spazio ad un'autenticità libera e contemporanea, lontana dal concetto ingessato dell’alta ristorazione tradizionale e vicina, invece, all’idea di spazio collettivo».
Tratto è un brand che vuole essere vissuto e per questo porta a Firenze un format di casual dining che mira a semplificare alcuni concetti della ristorazione. Non l’idea del fine dining alta e inarrivabile, ma una proposta vicina alla gente, accessibile e condivisibile. Tratto è l’anima pop di Trattoria contemporanea che arriva a Firenze.