The Usual but Better: The design of the 3D printed pasta

Il Coffee Table Book firmato BluRhapsody dedicato alla pasta. Spunti, riflessioni, approfondimenti, immagini a raccontare di come la pasta sia un argomento che esonda da predefinite gabbie definitorie e invade territori inattesi.
BluRhapsody, il brand visionario che crea pasta stampata in 3D, presenta “THE USUAL BUT BETTER The design of the 3D printed pasta”. Un’opera di approfondimento sul tema pasta che si impone per la sua accattivante ricchezza iconografica e si distingue per i suoi poliedrici contenuti. Un Coffee Table Book, di grande appeal visivo, che offre una piattaforma di conversazione stratificata, multiforme e decisamente inusuale intorno all’argomento. Perché il progetto pasta in qualche modo ha a che fare con il progettare il futuro. È un’evoluzione continua e aperta che si intreccia con tutto ciò che ci circonda – dal punto di vista culturale, sociale, economico, personale, salutistico, ecologico – traendone forza e ispirazione e nello stesso tempo inducendone il cambiamento.

A raccontarla con parole e immagini il fotografo Roberto Savio (responsabile anche della direzione creativa), a sviscerarne le interconnessioni con il mondo Stefano Maffei, a tratteggiare la storia della pasta Antonella Campanini, a sondare il mercato e le sue opportunità Carlo Spinelli.

Michela Petronio, Antonio Gagliardi e Valentina Parravicini, ai lettori più evoluti e affamati di cultura, svelano invece le varie sfaccettature del business BluRhapsody tra creatività, design, tecnologia, produzione e marketing.

La chef Beatrice Guzzi infine ci conduce alla scoperta del lato più gastronomico della pasta, ovvero della sua interpretazione nelle cucine di casa e in quelle di grandi chef. È sempre lei che firma i piatti scattati da Roberto Savio della sezione “Le forme 3D in tavola”. 30 immagini straordinarie, senza dubbio avvincenti, di grande potenza narrativa, dall’esuberanza cromatica unita a un’estrema pulizia formale capaci di esaltare la costruzione della ricetta dal punto di vista del design e offrire suggestioni concettuali. Un QR code rimanda alle ricette e ai loro ingredienti.

A conclusione una dovuta disgressione su “Il cibo del futuro”. A interrogarsi su “Cosa metteremo in tavola tra trent’anni? Come cucineremo i nostri piatti? Come saranno le nostre cucine?” torna Savio con il suo progetto fotografico site specific ‘f53 Visioni sul futuro del cibo’. È convinto, siamo convinti che la pasta 3D fornisca gli elementi per iniziare a creare un immaginario più concreto sulla cucina casalinga di domani, e non solo. “Credo che gli ingredienti e le tecniche innovative non siano solo una tendenza passeggera, ma piuttosto il trampolino di lancio per un modo più sostenibile, più consapevole e più intelligente di nutrirci” “THE USUAL BUT BETTER The design of the 3D printed pasta” è un’opera XL stampata in edizione limitata in 1000 copie in italiano e 500 in inglese. Un volume da collezione, da esibire ma soprattutto da divorare, sfogliare, leggere e rileggere, guardare e condividere. Un tributo all’arte di fare la pasta e di saperla continuamente reinventare.

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