Nel libro, l’autrice ci guida in un viaggio tra le molteplici implicazioni culturali e sociali dell’ingrediente. Da simbolo di identità dei popoli a causa ignara di dipendenze e violenze, scopriamo il lato nascosto del cibo, in un viaggio guidato da chef Gouloubi, che affronta temi di grande attualità come il razzismo, il classismo e il body shaming attraverso la lente della cucina.
Victoire Gouloubi — famosa per le sue trasmissioni in Gambero Rosso Channel e per il suo progetto UMA ULAFI, il salone delle eccellenze delle culture gastronomiche afro-caraibiche in Italia — mette in luce come gli ingredienti non siano solo oggetto di consumo, ma sono soprattutto veicoli portatori di storie e dinamiche di potere, trasformando così ogni piatto in una riflessione sociale. Un libro che intreccia storia, identità e consapevolezza.
«Il cibo è sempre stato l’evento nell’evento, il rito da non perdere. In questo modo, ha sempre ricoperto un ruolo centrale nella vita e nella cultura delle persone» - Victoire Gouloubi.
Tra le pagine, chef Gouloubi esplora anche le difficoltà affrontate dalle donne chef in un ambiente spesso non solo duro ma anche maschilista. Con Siamo ingredienti e non sapevamo di esserlo, chef Victoire invita il pubblico a riflettere su questioni universali come la sostenibilità e i diritti umani. Un’opera capace di incuriosire sia gli amanti della cucina, sia coloro che sono attenti alle dinamiche sociali contemporanee.
A introdurre l’opera e a convalidarla come piccolo grande capolavoro della saggistica in ambito culinario e la prefazione di Roberta Schira, una delle penne più affilate e profonde e prolifiche del giornalismo e critica gastronomica. Schira fotografa Siamo ingredienti con precisione puntuale «un’opera densa, che mescola autobiografia, storia culinaria e riflessione sociale».
E continua: «Un viaggio dai campi del Sud Italia, dove i braccianti africani raccolgono pomodori, alle cucine dei ristoranti stellati, dominati da figure maschili. Pagine sulle questioni irrisolte del razzismo e della condizione femminile, temi che l’amica Victoire affronta con chiarezza, e un tono di voce che alterna delicatezza e rabbia».