Partita da Rimini a fine agosto, arrivata a Portico di Romagna sull’Appennino il 1° ottobre e approdata a Bologna allo Spazio Battirame della Cooperativa Sociale Eta Beta per l’ultimo appuntamento 2023 domenica 12 Novembre.
La “Serata Spalata!” è un appuntamento di convivialità, arte, musica e enogastronomia, ma anche e soprattutto un progetto di solidarietà che ha raggiunto con le tre tappe: costa, città e collina, le zone direttamente colpite dalle alluvioni dello scorso maggio e alle ondate di maltempo che si sono susseguite nelle settimane successive.
Spalata” in slang romagnolo significa imperdibile, bellissima o buonissima. Ma oggi inevitabilmente rimanda anche e soprattutto alle immagini di quanti, impugnata una pala, fin dal giorno dopo l'alluvione di maggio hanno cominciato a risistemare la propria terra e anche quella di amici, parenti o, in molti casi, quella di completi sconosciuti.
Ciò che è successo in Romagna lo scorso maggio, e poche settimane fa in altre Regioni tra cui la vicina Toscana, ha portato fango e distruzione, ma anche la consapevolezza che la Romagna è una comunità. E come tale continua ad aiutarsi, concretamente, a diversi mesi di distanza, in attesa che le attività possano ripartire con i giusti contributi e supporti.
L’idea alla base della Serata Spalata è stata dettata da una duplice volontà: quella di organizzare giornate di solidarietà che potessero diventare un’occasione di festa, confronto, esperienze e ovviamente convivialità per avventori, professionisti e artisti coinvolti, e dalla volontà di portare un contributo diretto, senza intermediazioni, ad alcune realtà alluvionate per trasmettere loro, anche con un piccolo contributo, l’idea di ripartenza, di qualcosa che a piccoli passi si rimette in movimento.
“Serata Spalata!” è diventata così essa stessa una piccola comunità che ha coinvolto 39 aziende, cooperative e artigiani del gusto, 21 chef, pasticceri e pizzaioli che si sono alternati nelle tre tappe, 7 tra musicisti, cantanti, ballerine e artisti per gli spettacoli serali e 6 professionisti che hanno messo a disposizione la propria arte e conoscenza per le attività e i laboratori pomeridiani.

Grazie alla collaborazione di tutti (aziende partners, professionisti, chefs che hanno partecipato gratuitamente e alcuni costi sostenuti direttamente dall’organizzazione) il ricavato dei 3 appuntamenti ammonta a poco più di 10.000€ ed è stato interamente devoluto ad alcune realtà particolarmente danneggiate dalle alluvioni e in particolare: l’incasso del 1° e 3° appuntamento sono stati destinati per la rinascita di ‘O Fiore Mio HUB di Faenza (chiuso dal 16 maggio, giorno in cui è stato completamente allegato dalla seconda alluvione che ha distrutto tutto ciò che si trovava all’interno) e all’associazione di aziende vinicole Brisighella Anima dei Tre Colli, danneggiate dalle disastrose frane che hanno flagellato quel tratto di Appennino. I beneficiari del 2° appuntamento sono stati la Trattoria di Montepaolo a Dovadola, che a causa dei danni subiti è chiusa da maggio e sta lavorando e ricostruendo le parti danneggiate dalle frane per poter ripartire, e le famiglie di Portico che hanno subito danni per le quali sono stati acquistati dei blocchetti di buoni pasto dal Comune da spendere nella mensa scolastica interna della scuola elementare, che a sua volta verrà così sostenuta nella sua preziosa attività.
La Serata Spalata!, anzi le giornate spalate sono state delle vere occasioni di festa grazie innanzitutto alla disponibilità e collaborazione di chi ha ospitato i tre appuntamenti (la Cooperativa Bagnini Rimini Sud e il Bagno 62 a Rimini, il Ristorante e Albergo Diffuso Al Vecchio Convento di Portico di Romagna e La Cooperativa Sociale Eta Beta nel suo Spazio Battirame) e a tutti i soggetti direttamente e indirettamente coinvolti: abbiamo cantato, visitato borghi medievali, cercato tartufi nei boschi dell’Appennino guidati dai lagotti romagnoli dello chef Matteo Cameli, imparato i segreti della tradizione culinaria regionale con Erica Liverani, ascoltato grandi artiste quali Kelly Joyce e Silvia Valtieri, creato con il legno di recupero insieme all’artista Joan Crous, mangiato piatti eccezionali abbinati a birra e vini del territorio e ascoltato poesie e testi teatrali scritti dall’attrice e scrittrice Erika Maiardi e riflettuto sui temi della ricostruzione e, inevitabilmente, sul tema del cambiamento climatico.
Un’atmosfera di solidarietà, amicizia e desiderio di portare il proprio, anche piccolo, contributo ricreata in ogni evento della rassegna che, a Bologna, dove lo “slang romagnolo” non è così diffuso e quindi il duplice significato del nome non è stato riconosciuto dai più, si è arricchita di un significato in più: una giornata Spalata in ricordo delle drammatiche giornate di maggio, una giornata Spalata per le emozioni e le esperienze vissute e perchè, come suggerito dall’artista catalano e presidente della Cooperativa Eta Beta Joan Crous poco familiare al gergo romagnolo: «ci si è ritrovati con una Spallata di conforto di Amici e clienti».
