Savini Tartufi presenta il suo Natale

Mieli speciali in collaborazione con Thun, sale nero al tartufo e tanto altro da mettere sotto l’albero… insieme a qualche consiglio per trattare al meglio il diamante del bosco
Savini Tartufi, fa del “tartufo tutto l’anno” la propria filosofia, poiché la sua regione di appartenenza, la Toscana, è l’unica a produrre varie tipologie di tartufo in tutte le stagioni. Degustato non solo in versione “fresca”, ma anche come ingrediente, Savini Tartufi è riuscito a renderlo protagonista di tante ricette.

La prima novità, nasce della collaborazione con Thun, un’azienda leader del miele di qualità, amica della famiglia Savini che ha la particolarità di produrre mieli nomadi, spostando gli alveari in varie zone del nostro paese. Il tutto abbinato a materie prime di altissimo livello. È così che hanno origine 3 speciali mieli al tartufoche arricchiscono cene e feste di Natale:

-    Miele al tartufo con zenzero
-    Miele al tartufo con paprika
-    Miele al tartufo con curcuma

L’accompagnamento perfetto con formaggi o dolci cremosi (crema, gelato alla panna o vaniglia ecc.).

La seconda novità è il Diamante nero, un sale nero al tartufo. Oltre ad essere un plus per guarnire il piatto, aggiunge una nota sapida di tartufo. Perfetto sia per piatti di carne che di pesce.

Oltre a queste due belle novità, Savini Tartufi offre altro ancora: la linea Collezione, una vasta gamma di prodotti caratterizzati da un pack lussuoso, capace di valorizzare ogni ricetta e rendendo ogni confezione un piccolo “gioiello” da poter regalare. Tutti i prodotti Collezione, così come quelli di altre linee Savini Tartufi, possono essere inseriti in speciali cappelliere color marrone. Ognuna delle quali, potrà essere customizzabile a seconda delle preferenze del cliente e sarà poi chiusa con un nastro di lino marrone.

Inoltre, sono state studiati diversi Cofanetti regalo. Ad esempio:

I condimenti dolci e salati, che include miele italiano al tartufo, sale al tartufo estivo e salsa del tartufaio. Per creare abbinamenti inusuali, dal dolce al salato, arricchendo il piatto in modo speciale.

Il Giovanotto, consiste in una box con zainetto camouflage, pesto al tartufo, crema Parmigiano Reggiano e tartufo, chips al tartufo. Un regalo perfetto per l’uomo gourmet!

Tagliolino e il suo condimento, ovvero il kit per preparare uno dei piatti cult proposti da Savini Tartufi. E dunque: tagliolini al tartufo, salsa bianca al tartufo, crema con Parmigiano Reggiano e tartufo ed una facile ricetta per realizzare un piatto da maestro. Un cadeau per gli amanti del buon cibo.

Il Gioiello, il vero diamante del bosco è il tartufo bianco e dunque Savini, ha creato un  patè di tartufo bianco e bianchetto, qui proposto in un cilindro che impreziosisce ancor più il regalo. Ottimo per chi ambisce all’eccellenza.

Cena delle feste. Una serie di prodotti che rendono la cena di Natale o Capodanno ancora più ricercata, dal primo al dessert: i tagliolini al tartufo, burro con tartufo estivo, crema con Parmigiano Reggiano e tartufo; infine, il panettone con cioccolato al tartufo.

Alcuni consigli “per l’uso”

I 4 “no” per portare in tavola un tartufo perfetto
Chi è amante di questa prelibatezza si sarà chiesto molte volte come trattare il tartufo nel modo giusto: numerose sono le ricette che, utilizzando pochissimi grammi di tartufo, consentono di esaltare sapori e creare connubi intensi e travolgenti. Tuttavia, essendo prodotti molto delicati, basta davvero poco per rovinarli irrimediabilmente!

1.Mai lavarlo e non toccarlo troppo!
Il tartufo soffre molto l’umidità, bisogna perciò stare attenti a non metterlo mai a bagno. Per pulirlo è sufficiente utilizzare uno spazzolino morbido. Essendo un prodotto estremamente delicato e composto per circa l’80% da acqua, perde le sue proprietà facilmente, se stressato eccessivamente.

2. Non abbandonarlo in frigorifero

Il tartufo bianco si conserva fino a 5 giorni, mentre quello nero per circa due settimane. La conservazione ideale è in frigorifero, avvolto nella carta traspirante e preferibilmente all’interno di un contenitore in vetro per evitare che il suo penetrante profumo venga assorbito dagli altri alimenti. Unica accortezza: cambiare la carta tutti i giorni per eliminare l’umidità in eccesso che potrebbe farlo ammuffire. Èperciò preferibile consumarlo velocemente, così da mantenerne inalterato l’inconfondibile sapore e profumo.

3. Non utilizzarlo freddo
Il tartufo sprigiona al meglio tutto il suo aroma grazie al calore delle pietanze a cui viene aggiunto. Meglio, pertanto, toglierlo dal frigorifero almeno un’ora prima di cucinarlo, così da utilizzarlo a temperatura ambiente.

4. Non cuocerlo

Il tartufo bianco, essendo più delicato, non va mai cotto perché perderebbe tutte le caratteristiche che lo rendono tanto gustoso. Si consuma perciò sempre a crudo tagliandolo a lamelle sottilissime con l’apposito affetta-tartufi. Vista l’intensità del suo profumo ne bastano dai 3 ai 5 grammi per aromatizzare piatti caldi e freddi. Il tartufo nero invece sprigiona il suo aroma attraverso un’esposizione più prolungata al calore: per gustarlo al meglio è quindi opportuno tagliarlo con una particolare grattugia multi-lama e passarlo direttamente in padella a fine cottura, scottandolo per 30 secondi senza mai soffriggerlo o rosolarlo.


Savini, il tartufo, la storia, la ristorazione

La famiglia Savini si occupa di tartufi da ben quattro generazioni, grazie ad una vera passione tramandata di padre in figlio. Ispirandosi al sapere del padre, Zelindo Savini ha creato il business, Luciano ha proseguito il suo lavoro ed infine, con Cristiano, l'azienda si è aperta al mondo, esportando – ad oggi - in più di 40 paesi.

La cosa più affascinante è che la produzione ed i procedimenti di lavorazione sono tutt’ora artigianali, infatti il ciclo è completo, dalla raccolta alla selezione, dalla pulizia alla lavorazione, dal confezionamento alla consegna.
Dal 1982 Luciano Savini affianca al prodotto fresco, quello conservato, dando vita, anno dopo anno, ad una vasta gamma di referenze fino a creare quattro diverse linee: Tricolore, Collezione, TartufaiBio.

Savini Tartufi è collocata in una posizione strategica, a metà tra Pisa, Firenze e Siena, proprio dove si trovano diverse tipologie di tartufo durante tutto l’anno. Avere la possibilità di poter lavorare in questo triangolo di terra, garantisce a Savini Tartufi il totale controllo di qualità e provenienza.
Le varietà spaziano dal tartufo nero pregiato al tartufo nero uncinato, dal tartufo bianchetto al tartufo nero scorzone estivo per arrivare al tartufo bianco per eccellenza, ovvero il “Tuber magnatum Pico”.

Da citare il 2007, l’anno del tartufo Guinness dei primati: Savini Tartufi, grazie al cane Rocco, ha rinvenuto il famoso tartufo bianco gigante da 1,497 kg, battuto all’Asta Internazionale di Toscana di beneficenza, con il quale è stato vinto il record mondiale per il tartufo più grande e per il prezzo più alto mai pagato, 330.000 dollari.

Dato il successo della Truffle Experience (esperienza diretta nel bosco di caccia al tartufo), Savini Tartufi ha deciso di offrire la possibilità di degustare il tartufo in location diverse, in città diverse, per tutto l’anno. Tante ricette al tartufo nel menu del Mercato Centrale di Firenze e Roma e piatti magistralmente preparati nei Truffle Restaurant di Firenze - NH Collection Porta Rossa***** e Milano - NH Palazzo Moscova.   

In poche parole, Savini Tartufi è un’azienda di nicchia, familiare ma internazionale, che ha intrapreso un business su uno dei prodotti più prestigiosi al mondo: il tartufo, di cui garantisce qualità, provenienza e non solo; si occupa di diffondere la cultura del tartufo e l’arte della sua trasformazione.


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