Rossella Audino: l’altra metà del successo di Qafiz

Preparata, generosa, paziente, vogliosa sempre di migliorarsi, bella e amante del bello, è la descrizione di Rossella Audino, l’altra metà del successo del Qafiz.
Santa Caterina d’Aspromonte, il cuore più autentico della Calabria rurale, con i monti alle spalle e il mare davanti, è la casa del Qafiz, ristorante dello chef Nino Rossi. Caratteristica fondamentale del Qafiz è il legame con l’amore per i suoi monti nonché la voglia di essere interpreti di una cucina di ricerca in stretto rapporto con le origini. Piatti tecnici e moderni che prestano molta attenzione agli ingredienti e ai processi di contaminazione con le influenze d’oltralpe.

Tra le alte mura di pietra del ristorante si muove però anche
Rossella Audino direttrice del ristorante dal 2016 si occupa ovviamente dell’accoglienza, con un passato nell’insegnamento dei più piccoli e questa sua esperienza l’aiuta ogni giorno nella pazienza di spiegare e approfondire le tecniche di servizio, aggiornandosi di continuo e formandosi a sua volta. Il servizio di Rossella ha tanti punti di forza: è giovane, dinamico, organizzato e formato da un gruppo unito, arricchito da tanti briefing ed esperienze di team building, che non dimentica mai le esigenze del pubblico, in particolare quello calabrese, infatti Nino e Rossella danno forma e sostanza ad una professionalità che spazia dai banchetti alla tavola stellata, riuscendo a portare in tutte le “carte” di degustazione tantissima Calabria.

Rossella oltre ad essere direttrice di sala è anche una sommelier sempre impegnata a far apparire sui menu selezionati vini autoctoni, naturali e biodinamici, fatti dai piccoli produttori con il cuore prima che con la chimica, ma non solo, infatti è in prima linea anche nella gestione del Cocktail Bar Aspro le cui eccellenze sono state scovate da Rossella in lungo e in largo per la Calabria e per tutta l’area grecanica di cui Nino Rossi ama usare i prodotti.

La missione della magnifica maitre è quella di coinvolgere e formare sempre più individui al servizio di sala. Per sua stessa ammissione, le difficoltà formative dei giovani nella regione sarebbero da imputarsi sia a una mancanza di appeal del “mestiere” sia per una concezione ancora vecchia del servizio di sala nel sud Italia, un empasse che Rossella Audino intende superare attraverso l’unità del suo team, che non si limiti a “portare” i piatti ma che abbia anche la voglia e il dovere di raccontarli, viverli dalla cucina alla sala, ed emozionarsi. “Perché bisogna emozionarsi per poter emozionare”.

Estratto di “Rossella Audino” di Ugo Marchionne nel n°44 di ItaliaSquisita




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