Ristoranti
Ristoranti nel Gargano: Il Capriccio di Leonardo Vescera
Il sommelier Vincenzo Donatiello racconta la cucina pugliese dello chef Leonardo Vescera de Il Capricco di Vieste nel Gargano.
La città di Vieste (FG) si è arricchita, da qualche anno a questa parte, di una sosta gastronomica d’eccellenza che risponde al nome de Il Capriccio. Al timone di questo ristorante troviamo lo chef patron Leonardo Vescera, viestano, che dopo gli studi al locale istituto alberghiero ha intrapreso un peregrinare formativo per mezza Europa e una lunga sosta alla corte di Alfonso Iaccarino al ristorante Don Alfonso 1890 a Sant’Agata dei due Golfi. Tra i ristoranti nel Gargano, Leonardo ha una mano in cucina felice e misurata, alla quale abbina una ricerca costante e spasmodica per gli ingredienti di qualità. Ha messo su un locale elegante e senza fronzoli, nel cuore del porticciolo vecchio della cittadina garganica e, da imprenditore oculato, vi ha affiancato un piccolo bar dove fermarsi per un aperitivo o un dopocena con lo sguardo a perdersi sulla darsena e sul Mar Adriatico.
Ci si può affidare ai menu degustazione proposti (a 35 e 45 €) o pescare a piene mani dalla carta, sapendo che difficilmente rimarrete delusi.
Nelle mie ultime visite ho potuto apprezzare diversi piatti, alcuni dei quali sono risultati veramente di ottima esecuzione: qui troverete una selezione di crudità varia e trattata con estrema attenzione e delicatezza, il Sushi di pesce azzurro, gustoso e territoriale, o ancora la Tartare di dentice con avocado e finocchi; tra i primi piatti lasciatevi tentare dalle Orecchiette con fiori di zucca, vongole e colatura di alici o dal Fusillone fresco con pesto e calamaro croccante, ma il piatto che mi ha fatto veramente sobbalzare dalla sedia sono gli Gnocchi con tartufo nero estivo e burrata, così semplici, immediati, ma dall’esecuzione magistrale, un piatto che potrebbe portare questo ristorante ai più alti riconoscimenti! Diversi i secondi piatti che ho potuto assaggiare: tra i tanti il ricordo si fionda sulla Tagliata di tonno in crosta di sesamo bianco, riduzione di soia e spinaci croccanti e sul Dentice in foglia di limonella su passata di cicerchie e cicorietta selvatica.
Capitolo dessert. Se proprio non volete cedere alle tentazioni proposte lasciatevi almeno andare a uno tra i diversi sorbetti proposti (mandarino e mora selvatica, tra quelli provati da me); altrimenti rompete gli indugi, lasciate perdere i rimorsi conta-calorie e fatevi coccolare dalle dolcezze del Tiramisu pugliese, con pane raffermo, vincotto di carrube e zabaione al caffè, della Cupola di melanzane con ricotta e cioccolato o del Tortino di cioccolato bianco al basilico rosso, sorbetto al bitter e pepe di Sarawak.
Sceglierete il vino da una carta ampia, ben fatta, con un occhio particolare al territorio e che, ultimamente, si è aperta anche alle proposte naturali.
Nel vostro prossimo viaggio sul Gargano, non mancate di concedervi questo Capriccio.
Racconto del sommelier Vincenzo Donatiello