La cucina di Stefano Baiocco segue un filone d’ispirazione molto personale, un cammino costante di ricerca. Da quando è arrivato a San Giacomo, la frazione di Gargnano dove si trova il Grand Hotel Villa Feltrinelli (www.villafeltrinelli.com), Baiocco ha potuto iniziare a seguire concretamente il suo desiderio, di una cucina pura, leggera, evidente, dove le piante aromatiche, sua grande passione, potessero trovare un ruolo di assoluto primo piano. «Gli aromi, le erbacee, i fiori eduli, hanno la forza di dare spessore e corpo a un piatto senza appesantirlo mai, anzi, dando l’avvio a sensazioni inaspettate dal presupposto più semplice ed essenziale: la natura così com’è». A questa ricerca Stefano si è applicato con una determinazione veramente rara: nel corso degli anni, ha imparato a conoscere piante diversissime e a selezionarle per la propria cucina. Più di 140 quelle che oggi popolano la serra, i vasi e le aiuole del parco di Villa Feltrinelli di Gargnano.
La leggerezza del piatto deve essere visibile, oltre che commestibile, e l’elemento estetico è di primaria importanza nelle creazioni di Baiocco. Sul piatto, come in un riquadro giapponese, tutti gli elementi sono percepibili e distinti, accostati, non pasticciati. La purezza, che dallo sguardo si riflette al gusto, è ricercata nella semplicità degli elementi e nella complessità della loro composizione, per un effetto spirituale, che sappia comunicare qualcosa di più elevato oltre al gusto. E la leggerezza, oltre che visiva e nutritiva, deve essere anche nell'intero menu. Stefano propone pochi piatti, cercando di trattenersi sulle quantità e il numero delle portate. L'obiettivo? Lasciare il cliente "sazio" e "pulito", non appesantito dal cibo, per permettergli di ricordare ciò che ha assaporato. «Amo la pulizia in bocca e nel piatto. Non uso troppi elementi e cerco di mantenerli tutti ben definiti. In ogni mio piatto deve essere presente almeno un elemento capace di stimolare la riflessione di chi mangia, facendolo pensare... Senza lasciare niente al caso, ma permettendo che sia il caso, ogni giorno, a dare nuova linfa alle idee». Ne è l’esempio uno degli ultimi piatti dello chef: “… Una Semplice Insalata”. Il piatto si chiama proprio così, con i puntini, perché evidentemente l’aggettivo “semplice” è ironico. Si tratta di un quadrato di pasta brick con champignon freschissimi su cui vengono appoggiate, prendendole e poggiandole con la pinzetta ad una ad una, una foglia per ogni pianta del parco. La composizione è ogni volta diversa, a seconda delle stagioni e dei giorni. «È un piatto “anarchico” oserei dire, perché segue una propria legge, ed esplode in bocca scatenando sapori e ricordi diversi e complessi. Il tutto con erbe, qualche cubetto di limone in salamoia, sale Maldon e olio del Garda».
Insomma, se tra i ristoranti sul Lago di Garda cercate un luogo dove farvi trasportare in un altro ordine di idee, di profumi e di spazi, il Grand Hotel Villa Feltrinelli a Gargnano è sicuramente adatto a voi, e per chiunque voglia essere sbalordito dalle magiche erbe della generosa natura.
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Ristoranti Lago di Garda? Villa Feltrinelli a Gargnano
Tra i ristoranti del Lago di Garda il Grand Hotel Villa Feltrinelli a Gargnano e il suo chef Stefano Baiocco illuminano i piatti con incredibili erbe aromatiche.