Il pesce e i piatti di cacciagione ripropongono alcuni in maniera fedele, altri in forma attualizzata, i sapori di un tempo. L’anguilla in umad, il piatto storico dell’osteria, viene cucinata alla stessa maniera: tagliata a rocchi, passata sulle braci di legno d’alloro per indurirne la pelle e poi finita al forno dove si insaporisce nel suo grasso. La grigliata si fa nel camino con la bocca da due metri con lo stesso pesce e la stessa legna: i pioppi che delimitano i canali, i sarmenti di vite del pergolato e un po’ di carbone dolce. Moeche (granchi dal guscio morbido), bisàt (anguille), giotoli (piccolissimi polipetti con le orecchie, solitamente cotti con tutto il nero) e schille (gamberetti di laguna) provengono esclusivamente dai pescatori della sacca di Goro mentre canocchie, calamaretti, sogliole e mazzancolle sono forniti dalla pescheria “Sapori del mare” di Codigoro che si approvvigiona quotidianamente al mercato di Goro. Le anguille sono quelle delle Valli di Gorino, dove l’acqua del Po si mescola al mare, cosicché è corrente e pulita. I pesci si muovono nel loro habitat e mantengono una livrea grigio-azzurra, per mimetizzarsi sul fondale, risultando completamente diversi dalle anguille di canale che sviluppano una colorazione più scura e un gusto più palustre. Papà Eraclio ha nel frattempo tirato i remi in barca e si è dato al giardinaggio: cura il pergolato, concima le piante, mantiene pavoni, anatre e galline nel cortile dell’osteria, assicurando l’ordine e la consueta atmosfera d’antan. Maria Grazia Soncini de La Capanna di Eraclio a Codigoro e la cucina romagnola a base di pesce.
La Capanna di Eraclio (Via Per le Venezie 21, 44021 Codigoro (FE), Tel. 0533712154)
Scopri la biografia e tutte le ricette di 🔗MARIA GRAZIA SONCINI