Ogni tanto mi sale lo spirito rock’n’roll, quello tra il rockabilly e il grunge per l’esattezza, che mi esalta il cuore e mi rende irregolare la vita per qualche ora. Poi ci pensano i dolori reumatici e i pannolini dei miei figli a farmi capire che non sono (e mai sarò) una rockstar maledetta. Ma almeno nel cibo mi posso sfogare. E il giovane chef Damiano Donati, rockettaro e amante indiscusso dell’Harley Davidson, del ristorante Serendepico a Capannori mi ha fatto sentire come un giovane groupie-teen in balìa del suo eroe sul palcoscenico. Davanti ai suoi piatti mi sono strappato i capelli, mi sono fatto autografare i capezzoli, sono finito nel camerino a ubriacarmi di gin, ho “pogato” tra gli spettatori per avere il posto migliore..
Poi è arrivata la fidanzata sommelier Chiara Bertoneri e mi ha fatto portare via dalla polizia!
Tutto perché avevo assaggiato queste delizie, degne di Elvis Presley, Bill Haley, Chuck Berry, Jerry Lee Lewis.
Ma torniamo indietro nel tempo, al tempo delle mele e degli assaggi mozzafiato di Damiano Donati del Serendepico di Capannori.
Inizi il twist con la birra Mancina del Birrificio del Forte!
Poi amuse bouche con Cozza in tempura con prugnolo: inghiottire come un diavolo in disguise e assaporare come un angel di Jimi Hendrix. Questa bacca blu del prugno spinoso è tannica e acida al posto e momento giusto.
Riso soffiato, gamberi appena scottati, semi di sedano e salsa di caprino: piatto elegante e leggero, aromatico e perfetto per Louis Vuitton.
Battuta di manzo della Garfagnana, gel di maiale e rucola: il piatto che farà cambiare idea ai vegani! Il gel del maiale (brodo di ossa di maiale, gelificato e raffreddato) è sapido di natura, ottimo ingrediente per la carne cruda. La rucola supporta con l’amaro. Porca vacca che rucola! Porco, vacca e rucola, i tre ingredienti dell’Ave Maria.
La Patata grigliata, olio in concia e riccio di mare mi ha fatto sentire per 20 secondi: speleologo, contadino toscano, pescatore livornese, mezzena lucchese, degustatore bambino, Rocco Siffredi di Capannori (la patata è sempre la patata!) e grandissimo estimatore dello chef.
Coniglio grigliato, scalogno e salsa di ciliegie: il roditore è burroso, eccitante ed erotico, spicca una sapidità col papillon e il mio cuore è sulla griglia.
Stracci di pasta al latte aromatizzato al fieno, melanzane e timo al limone: sono tutto affumicato, gentilmente affumicato.. Uno dei piatti più semplicemente fantastici (o fantasticamente semplice) della mia miserrima vita da rockstar alla Cristina D’Avena!
Sul mio tavolo immerso tra il lago, i cespugli, gli alberi, il relais in pietra e legno arrivano poi gli Spaghettini Cavalieri al sugo di vongole, basilico, melissa e prezzemolo. Eccezionale. Damiano Donati ha dimostrato che un acquario e un erbario possono copulare in equilibrio, su un letto di spaghetti. Che scena romantica e rock’n’roll!
Proprio quando decido di trasferirmi nell’unico tavolo al mondo per due persone completamente in mezzo a un lago, arriva la Digos e mi porta via per schiamazzi notturni.
Ma io tornerò un giorno, quantomeno per assaggiare i secondi e i dolci, e per dormirci, e per ubriacarmi. Ascoltando il mio bel rockabilly nelle cuffie e farmi un bel giro in moto con Damiano Donati (miglior chef emergente del Gambero Rosso 2012, ma questa è un’altra storia).