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Riscaldamento globale in Franciacorta
Gestire le cause del riscaldamento globale e non subirle, grazie a un nuovo approccio alla viticoltura. È questo l’obiettivo del Consorzio per la tutela dei vini Franciacorta, che ha presentato i risultati del progetto SMACh (sviluppo modello agrometereologico previsionale per la maturazione dello Chardonnay in Franciacorta) presso l’azienda Barone Pizzini di Corte Franca.
La comunità scientifica mondiale è concorde sul fatto che siamo di fronte ad un processo di generale mutamento climatico; i primi risultati di tali variazioni sono le estremizzazioni dei fenomeni meteorologici.
Anche nella cantine Franciacorta i dati raccolti negli ultimi 10 anni dai tecnici del Consorzio confermano notevoli oscillazioni dello svolgersi delle fasi fenologiche della vite, con conseguenti ripercussioni sulla programmazione delle operazioni colturali e, in particolare, sulla progettazione e dimensionamento dei cantieri di raccolta.
La naturale eterogeneità di microclimi della Franciacorta comporta che, dalle aree più precoci a sud del Monte Orfano fino a quelle più tardive a nord est, la data d’inizio vendemmia possa variare anche di dieci giorni e più; da un anno all’altro però la finestra temporale della vendemmia può spostarsi di diversi giorni, e tende ad anticipare. Negli ultimi venti anni si è assistito ad un progressivo anticipo della data d’inizio vendemmia, che si è spostata mediamente dalla seconda decade di settembre alla seconda decade di agosto.
Da queste osservazioni è nata l’esigenza di approfondire le conoscenze circa la fenologia della vite per dare un senso compiuto ai rilievi agro-climatici ed agro-meteorologici. Infatti le soglie delle temperature critiche e le esigenze termiche variano con il variare del decorso fenologico stesso. Cause riscaldamento globale? Ecco la soluzione per le cantine Franciacorta.
Lo svolgimento del progetto, che ha preso vita grazie al contributo di Regione Lombardia e alla collaborazione della Provincia di Brescia e dell’Università degli Studi di Milano, ha richiesto l’infittimento della rete di rilevamento dei dati meteo attraverso l’implementazione del sistema di monitoraggio della Provincia di Brescia.
Il modello fenologico ha dato risultati decisamente significativi, aprendo nuovi scenari sulla possibilità di prevedere il decorso delle fasi del ciclo vegetativo della vite e quindi della più probabile data di maturazione dell’uva, offrendo ai viticoltori uno strumento di lavoro importante per far sì che non si trovino impreparati di fronte all’ennesima vendemmia “anomala”.
I futuri sviluppi del progetto porteranno allo studio di nuovi approcci agronomici in termini di gestione dell’acqua, tecniche di potatura verde, gestione della chioma e delle dinamiche di maturazione dell’uva per fronteggiare l’impatto del riscaldamento globale. Per maggiori informazioni si può contattare il sito ufficiale del Consorzio dei vini Franciacorta (www.franciacorta.net).