Pino Cuttaia propone una cucina di altissimo valore, che attinge alle radici antiche di questi luoghi. Le sue creazioni nascono dalla memoria di una Sicilia in bianco e nero nutrita dei ricordi d’infanzia, di una cultura popolare che intreccia istintivamente terra e mare, il mondo dei pescatori e quello dei contadini: profumi, sapori, gesti perduti nel tempo ma che è facile ritrovare dietro ognuno dei suoi piatti.
Piatti indissolubilmente legati alla tradizione, resi unici dall’ingrediente segreto della memoria unito a una forte impronta creativa e a una capacità tecnica sorprendente.
“C’è un ingrediente che non manca mai nei miei piatti e che consente di riconoscerli- afferma Cuttaia - Il mio ingrediente segreto è la memoria. Ognuno dei miei piatti contiene almeno un pizzico di memoria. Ognuno dei miei piatti, con la sua semplicità, prova a raccontare una storia”.
Il libro che Giunti gli dedica, il primo per lui, è in piena sintonia con questa sensibilità, un volume particolare che rinnova la formula della monografia d’alta cucina.
"Volevamo raccontare un'altra storia: quella di un cuoco che interpreta il proprio contesto dando voce attraverso di sé a tutti coloro che fanno parte della sua cucina, a vario titolo” commenta Marco Bolasco, curatore della prefazione “Quella di Pino Cuttaia è una storia esemplare è bellissima: una Sicilia di gesti, di terra e di vita. Siamo felici di poter aprire un nuovo sguardo sull'enogastronomia, in Giunti, partendo da Sud con questo progetto che è più di un semplice libro".
Il libro di 288 pagine è in vendita dal 29 Ottobre al prezzo di 35 euro e sarà presentato in anteprima domenica 26 al Salone del Gusto di Torino.