Stesso locale, format differente: un ambiente esclusivo riservato a un massimo di 6 ospiti a sera, un unico tavolo in una saletta privata, un viaggio gastronomico tra il Mediterraneo e l’Asia. «Libertà totale di espressione, è questa l’essenza di Parallels.
Abbiamo voluto un ambiente nuovo, caratterizzato dalla meticolosa cura di ogni dettaglio, dalle stoviglie al servizio, con un menu dedicato a chi ha voglia di ‘viaggiare’ con noi. A 50 anni mi sento libero di creare senza vincoli o condizionamenti di alcun tipo. Il mio è un racconto gastronomico che unisce Italia, Francia e Oriente» sottolinea Genovese.
Nell’elegante e riservata sala di via dei Banchi Vecchi 129a ogni elemento rende distintiva l’esperienza: sono stati appositamente realizzati calici, posate e tovaglioli, così come grande attenzione è stata rivolta allo studio delle ceramiche. Personale e menu dedicati completano la proposta, ed è proprio la sequenza di piatti a valorizzare la nuova formula.
Idee che denotano libertà e consapevolezza, maturità e concretezza da parte di Genovese, con proposte quali “Come una Tatin” (mela, rapa e patate) e “La Faraona” (pompelmo, grappa e mela cotogna) che evidenziano un armonico utilizzo delle spezie: «Alcuni anni fa utilizzavo le spezie per provocare, per sorprendere il palato dei commensali. La cucina che propongo ora vuole semplicemente raccontare il mio vissuto, il mio bagaglio culturale. C'è passione nella brigata, voglia di confrontarci, ci divertiamo, e questo è un fattore importantissimo. Un tempo soffrivo le aspettative, ma ora sono libero da questo tipo di dinamiche, ho dato priorità alla libertà espressiva e sono felice» si confida Anthony.
di Luca Sessa
di Luca Sessa