Le osterie sono la ristorazione del futuro e questa guida testimonia uno scenario davvero incoraggiante: prima di tutto nella crescita dei numeri con 1713 locali recensiti (1697 in Osterie d’Italia 2021), e ben 120 novità, tra cui molte nuove attività aperte proprio negli ultimi due anni. Sono incluse anche realtà di ristorazione di simile impianto e offerta, ma con specifiche peculiari di ogni regione come le pizzerie in Campania, i fornelli in Puglia e le piadinerie in Emilia Romagna, e da quest’anno anche gli indirizzi dove acquistare le focacce di Genova e di Recco.
In ordine di numerosità, le regioni che contano più osterie rappresentate sono la Campania (177), la Toscana (145) e il Piemonte (136), seguite da Emilia Romagna (124) e Puglia (111).
Ritorna la Chiocciola, simbolo di massimo riconoscimento per le ostrerie, che segna in qualche modo anche il ritorno alla tanto auspicata normalità. Dopo la sua sospensione nell’edizione dello scorso anno, l’assegnazione delle Chiocciole ai locali che più piacciono e convincono per l’ambiente, la cucina e l’accoglienza in sintonia con Slow Food equivale anche al ritorno sul campo della fitta e capillare rete di più di 200 collaboratori che, durante l’anno dell’uscita, hanno visitato in anonimato tutti i locali inclusi – modalità che definisce l’essenza della Guida sin dalla sua prima edizione.
La regione che si aggiudica il maggior numero di Chiocciole è ancora una volta la Campania (23), seguita da Toscana e Piemonte (22) e Puglia ed Emilia Romagna (19) nel totale di 246 Chiocciole in tutta Italia.
“L’ottimo risultato delle osterie, anche quando messe a confronto con altre realtà del settore ristorativo, è un diretto riflesso della struttura delle stesse - afferma Eugenio Signoroni, uno dei curatori della guida - la maggior parte infatti sono locali gestiti a livello familiare o amicale, il che ha permesso una flessibilità e un adattamento notevole durante periodi di grande cambiamento come quello appena vissuto, perché liberi da logiche economiche molto più rigide, impostate”.
"Il 2022 sarà l’anno della riscossa e la pandemia lo ha già dimostrato - commenta Marco Bolasco, curatore della guida insieme a Signoroni - la prova di resilienza che le trattorie e osterie italiane hanno dato dimostra quanto queste siano la vera spina dorsale della ristorazione italiana".
Osterie d'Italia 2022
- Collana Guide Slow
Food
Prezzo: 22€
940 pagine