Nocciola: tre croccanti sfumature d’Italia

Intorno alla nocciola italiana ruota un intero mondo fatto di produzione e valorizzazione del territorio, ma anche di una grande cucina d’autore capace di celebrarla.
«Nel quadro di ridimensionamento degli investimenti frutticoli la nocciola ha avviato in questi anni un deciso percorso di espansione» racconta l’agronoma Daniela Farinelli, «la corilicoltura infatti ha attraversato nell’ultimo decennio una fase di profondo rinnovamento, contraddistinta da una forte crescita di domanda e offerta». Stando ai dati Istat, nel 2021 la superficie totale investita a nocciolo in Italia è stata pari a poco più di 92.300 ettari, segnando una crescita di oltre 20.000 ettari negli ultimi dieci anni. «E il potenziale produttivo è concentrato in sole tre regioni: Piemonte, Lazio e Campania»
«Il Piemonte punta da sempre sulla Tonda Gentile Trilobata» continua Daniela Farinelli, «e l’interesse per la materia prima di qualità ha spinto alla valorizzazione del prodotto locale ed è in costante aumento il numero di aziendeiscritte al circuito della Nocciola Piemonte igp» […].
«Viterbo è la prima provincia italiana per produzione di nocciole, la Tonda Gentile Romana è la cultivar principale, spesso consociata con la varietà Nocchione. Entrambe fanno parte della denominazione dop Nocciola Romana» spiega sempre l’agronoma Farinelli […].
«In Campania il panorama varietale delle nocciole è molto più ampio, le cultivar utilizzate sono Mortarella, San Giovanni e la Tonda di Giffoni riconosciuta nel 1997 con il marchio igp. Ci sono poi la Camponica, la Riccia di Talanico, la Tonda Bianca e la Tonda Rossa» racconta infine la Farinelli, facendo trasparire un velato orgoglio nazionale […].


Anteprima di Nocciola: tre croccanti sfumature dItalia di Barbara Gargioli su ItaliaSquisita 47
© Copyright 2024. Vertical.it - N.ro Iscrizione ROC 32504 - Privacy policy