E conclude: "La politica è fatta di coraggio e di sogni. È simile alla poesia. È fatta di immaginazione e di futuro. La politica deve rendere visibile l’invisibile.”
Massimo Bottura scrive una lettera al Presidente del Consiglio
Vuole essere un richiamo urgente all'attenzione della politica verso una delle maggiori industrie d'Italia.
Massimo Bottura, membro del Direttivo e vicepresidente dell’Associazione Le Soste scrive al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, portando una reale e triste riflessione circa l’importanza del ruolo del ristoratore e afferma:“Io mi domando: ma noi chi siamo? Io credo che oggi un ristorante, in Italia, valga una bottega rinascimentale: facciamo cultura, siamo ambasciatori dell’agricoltura, siamo il motore del turismo gastronomico, facciamo formazione, ed ora abbiamo dato inizio ad una rivoluzione culinaria “umanistica” che coinvolge il sociale. L’ospitalità e la ristorazione, l’arte e l’architettura, il design e la luce sono gli assi portanti della nostra identità - e continua - negli ultimi cinque anni a Modena, grazie ad un micro ristorante come l’Osteria Francescana, sono nati oltre 80 b&b. È nato il turismo gastronomico dove migliaia di famiglie, coppie, amici, passano due o tre giorni, in giro per l’Emilia, a scoprire e celebrare i territori e i loro eroi: contadini, casari, artigiani, e pescatori, in pochi oggi hanno liquidità, anzi, oggi più che mai ci sentiamo soli". Non si limita al racconto ma in concreto chiede: la chiusura serale almeno alle 23.00; la liquidità in parametro ai fatturati; la cassa integrazione almeno fino alla stabilizzazione del turismo europeo; la decontribuzione 2021 visto che per il 2020 hanno già adempiuto in pieno; l'abbassamento dell’aliquota iva al 4% per il prossimo anno.