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MangiaeGioca, educare alla cucina col gioco!

La dott.ssa Lia Rossi Prosperi spiega il suo MangiaeGioca, un progetto di educazione alimentare attraverso giochi di cucina per bambini.
I bambini in sovrappeso od obesi, in Italia, sono il 30%, il che significa che sono i più grassi d’Europa. I più penalizzati sono quelli del Meridione: scarsa attività fisica e cattiva alimentazione risultano essere le cause principali. Dalla volontà di contribuire a risolvere questi problemi è nata dalla mente della Dott.ssa Lia Rossi Prosperi il format MangiaeGioca (www.mangiaegioca.com), progetto di educazione alimentare e nutrizionale impegnata da anni a promuovere la salute alimentare dei bambini. Perseguendo l’obiettivo di fare del bambino un consumatore più attento e responsabile, offre due servizi fondamentali al mondo dell'infanzia: l’educazione alimentare e nutrizionale e, in seconda battuta, la scuola di cucina. I bambini così imparano a mangiare e a non fare avanzi, a conoscere l’importanza e il valore del cibo, e soprattutto a capire perché, per fare merenda, una fetta di pane con l’olio extravergine d’oliva è di gran lunga migliore di una merendina piena di grassi e conservanti. Impossibile? No di certo.   Il gioco, declinato con adeguati contenuti scientifici, è il linguaggio migliore per fare apprendere ai bimbi i principi di una sana alimentazione e l’équipe di specialisti composta da biologi, psicologi e nutrizionisti che collabora con MangiaeGioca ha creato per loro una serie di giochi originali e divertenti. Giochi che stimolano la curiosità in modo leggero e spassoso, evitando di caricare il bambino di troppe aspettative. Qualche esempio? Il metro magico, l’albero dei buoni propositi, la piramide degli alimenti (vedi immagine in alto), i nomi di fantasia, spesso associati alle fiabe più amate dai bambini, che vengono dati a cibi per i quali, classicamente, ostentano più ostilità, come la frutta e la verdura. Grandissimo successo ha riscosso anche la scuola di cucina di MangiaeGioca, esclusivamente dedicata ai bambini. Con la spiegazione di cuochi professionisti, i piccoli allievi imparano a creare in completa autonomia dei piatti che, pur essendo perfettamente sani sotto il profilo nutrizionale, sono concepiti anche per stimolare gli occhi e il palato.   Cosa succede quando i bambini arrivano alla scuola di cucina? Tutto ha inizio con un grande fermento: i bimbi sono alla prima esperienza e vogliono ben figurare di fronte ai loro parenti facendo mostra di che cosa sono capaci. I bambini saranno divisi in squadre: Pomodorini, che cucineranno gli involtini di fagiolini, la pappa al pomodoro, il pollo arrosto e la crostata; e i Topini che faranno la torta di zucchine, i topini alla salvia, lo spezzatino di carne chianina e la crema chantilly. La carta menu sarà esposta su di ogni tavolo, ma naturalmente sarà la carta menu MangiaeGioca: ogni piatto sarà illustrato con la lista degli ingredienti e l’analisi nutrizionale. Questo perché MeG vuole che ad essere informati su provenienza e tipo dei cibi siano informati tanto coloro che dovranno mangiare che chi usa gli ingredienti per cucinare. I risultati della scuola di cucina realizzata con la MangiaeGioca non hanno tardato a presentarsi. Succede che il bambino chiede ai genitori di andare insieme a fare la spesa perché intende rifare a casa quel piatto che gli era tanto piaciuto. E succede anche, ovviamente, che si ha una riscoperta della manualità , del sapore del cibo appena cotto per far sì che nei bambini si risvegliasse la curiosità di assaggiare cose nuove, gusti veri, derivati dalla nostra grande tradizione italiana. Insomma, tanto la scuola di cucina che il centro di educazione nutrizionale MangiaeGioca offrono ai bambini un’esperienza a tutto tondo di grande rilievo pedagogico: vista, olfatto, odorato, tatto e tanta coordinazione, comprensione e memoria.   Info: info@mangiaegioca.com    
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