Estratto di Lorenzo Sirabella di Silvio Meis, su IS N°36
Lorenzo Sirabella pizza, testa e cuore: da sud a nord.
Formatosi scalando le gerarchie interne del maestro Enzo Coccia alla Pizzeria La Notizia di Napoli e poi allo “Sfizio”, tiene in mano lo scettro del Dry di Milano da oltre un anno.
Un percorso evolutivo tra Napoli e Milano, un tratto d’unione che lega due città insieme, accomunate dal fattore comune dell’amore per la pizza e la sua arte. Lorenzo Sirabella nasce artisticamente sotto l’ala protettrice di Enzo Coccia, maestro indiscusso partenopeo, che con passione e dedizione gli ha trasmesso, prevedendo in lui lo sbocciare di un talento innato, tutta la perizia tecnica e le perle di un mestiere oramai in decadenza ad appannaggio invece della sterile celebrità dei pizzaioli di provincia. Un titolo di ricercatore della pizza che Enzo Coccia ha trasmesso a Lorenzo non in virtù di una trovata di marketing, ma con la pazienza delle ore passate dietro il banco. Un ragazzo giovane appunto che ha ricercato la consacrazione nell’umiltà sua e dei suoi gesti più che nelle dichiarazioni celebrative da guerriero tra le righe di un post di Facebook. Una pizza ragionata appunto che è andata via via consolidandosi da Napoli fino a Milano, dove all’ombra della Madonnina, Lorenzo riveste il ruolo di frontman da Dry. Una pizza che si è evoluta, passando dai canoni classici della filosofia di Enzo Coccia, concretizzatasi per lungo tempo da O’Sfizio d’a Notizia, allo stilnovo attuale. Una pizza napoletana per vocazione ed elezione che a Milano ha trovato una dimensione diversa, più piccola, croccante e fragrante. Col suo sorriso, con quel suo sguardo azzurro, profondo ed onesto, è diventato il signore della scena in Moscova. Le focacce sono strabilianti, alcune creano dipendenza. L’impasto con panetto da 220 grammi a 48 ore di lievitazione, fino a 72 ore per le focacce appunto, è veramente fragrante ed aromatico. Ogni sera non scende in “guerra”, non lotta contro un establishment o una massoneria immaginaria del mondo pizza, ma dai suoi tavoli conviviali, delizia il palato di giovani, professionisti, famiglie ed uomini d’affari con un prodotto veramente ottimo. La puntualità sull’equilibrio dei condimenti e delle farciture è veramente “milanese”.