L’Italia campione del mondo di pasticceria

Primo posto sul podio per il team italiano in occasione della 32° edizione della Coupe Du Monde de la Pâtisserie 2021 al Sirha di Lione.
I tre concorrenti, Lorenzo Puca, il designer dello zucchero, Andrea Restuccia, il pasticcere e Massimo Pica, il cioccolatiere, hanno battuto le altre 10 nazioni in gara con una prova perfetta (non è la prima volta per l’Italia sul podio data la sua presenza al primo posto sia nel 1997 con il tema “L’universo Donna” sia nel 2015 con il tema “Peter Pan”): in dieci ore hanno realizzato un dessert al cioccolato da condividere, un dessert da ristorante - categoria introdotta quest’anno - una torta gelato, e una scultura di zucchero alta 165 centimetri e un’altra incredibile ricavata da un blocco intero di cioccolato. 
La Coupe du Monde de la Pâtisserie, la più prestigiosa delle competizioni internazionali di pasticceria, nasce nel 1989 per volontà del MOF Gabriel Paillasson con l’intento di promuovere e valorizzare la professionalità della pasticceria, ed è ad oggi il premio più ambito e difficile da conquistare. 
Il concorso, che solitamente si svolge in Gennaio, quest’anno è andato in scena in settembre, come sempre a Lione presso il Sirha, tingendosi di altrettante novità: a partire dal direttivo, presieduto da Pierre Hermé (coadiuvato da Claire Heitzler e Frédéric Cassel come vice presidenti), e da un Comitato Internazionale interamente rinnovato. 

Afferma Pierre Hermé: “Ecco perché ho scelto pastry chef, maestri cioccolatieri e gelatieri che incarnassero la dimensione contemporanea della nostra professione, la sua universalità. Un comitato tutto al maschile non sarebbe più stato in linea con l'effettiva realtà della professione; il nostro ruolo è cambiato molto negli ultimi anni e la percezione del pubblico, nonché il suo entusiasmo, ha contribuito a dargli uno status diverso - e prosegue- ha un ruolo fondamentale nella transizione del settore: deve preservare la sua essenza – gusto, piacere, amore per il buon cibo – e nel contempo mettere in campo azioni concrete per l'ambiente ed il pianeta. La Coupe du monde è quindi un momento molto speciale, sia per la trasmissione dei valori che per la mobilitazione intergenerazionale”. 
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