Il team Italia, guidato dal presidente della sezione italiana del Club della Coupe du Monde de la Pâtisserie, Alessandro Dalmasso, era composto da Vincenzo Daloiso e Raimondo Esposito.
«Siamo felicissimi di questo risultato – commentano all’unisono Esposito e Daloiso – è un sogno che si realizza. È stato un grande lavoro di squadra e vogliamo ringraziare tutto il team, gli allenatori Dalmasso, Pica, Restuccia, D’Amato, chi ci ha sostenuto in Cast Alimenti e anche quelli che non credevano che ce l’avremmo potuta fare. Siamo sul podio, Lione ci aspetta».
Le squadre hanno realizzato in 5 ore e 30 minuti sedici dessert da degustazione e due pièces artistiche in zucchero e in cioccolato che sono andate a comporre il buffet finale. Dessert emblematico del Paese che ospita il concorso, il Paris-Brest, realizzato senza stampi né congelamento, ha consentito alla giuria di valutare le capacità tecniche dei candidati. La pasta choux è stata realizzata davanti agli spettatori in un forno ventilato e non a camere sovrapposte come tradizionalmente avviene. Ma anche la prova dei dolci da ristorazione è cambiata rispetto al passato: per questo dessert al piatto servito e degustato “à la minute” come al ristorante, il Comitato Organizzatore Internazionale ha scelto di imporre un minimo di due consistenze e due temperature diverse, e di aggiungere l’integrazione di un soufflé caldo al cioccolato.
«I ragazzi hanno lavorato bene – spiega il coach Dalmasso – e abbiamo ricevuto complimenti da tutto il comitato per la pulizia, l’ordine e la precisione. Momenti delicati come quelli della cottura della pasta bignè e del soufflè sono stati eseguiti alla perfezione».
Parole di ammirazione anche da parte dello chef tre stelle Michelin Fabrizio Mellino del Ristorante Quattro Passi di Nerano (Na), membro della giuria dei Dessert da ristorazione durante la competizione di Parigi: «L’Italia ha realizzato una bellissima gara sia dal punto di vista tecnico che da quello della presentazione e sappiamo tutti quanto sia difficile lavorare a quei livelli essendo così sotto pressione».