Lo chef Maicol Izzo ha aperto le cene dedicate all'equilibrio con "Pasta, Fave e pancetta", Lo chef Anthony Genovese, ha proseguito con il suo "Astice, pompelmo e tapioca", lo chef Claudio Mengoni ha giocato con gli equilibri con il suo “Cotto e crudo di verdure con coulis alle erbe e sorbetto di melograno" e la chef Giulia Germinasi ha celebrato il suo lago con “Triglia alla gardesana, pil pil alla lavanda e mentuccia”.
Ha chiuso il ciclo lo chef Carlo Cracco con il suo “Pane al latte, sambuco e magiostre”: un’idea contadina di pane e marmellata dove il pane viene incorniciato all’interno di un impasto bianco, appena zuccherato e arricchito dai fiori di sambuco. Un racconto della prima panna da mungitura, di un ricordo di mochi e di una freschezza apparentemente celata dalle magiostre (fragole per i lombardi). Un equilibrio di consistenze, temperature e sentori lattici che vuole riempire il palato con un’annunciata e fasulla opulenza che in bocca si trasforma in una nota golosa ma rinfrescante, sorretta dai picchi di una sorta di vino di fragole, arricchito con fragoline, limone e shiso rosso.
Equilibro che ha caratterizzato la cena in toto declinato in diverse portate, come la sua celebre terrina di coniglio e pinoli con mascarpone e spinacio crudo, i risotto ai piselli ed erbe e un sapiente salmerino en croûte con carote e spugnole.
Ritratto: Giancluca Sanso
Ritratto: Giancluca Sanso