L’emergenza Covid-19 ha confermato nel 2020 il trend che vede i
consumatori italiani più attenti al paese d’origine e alla qualità dei
prodotti alimentari. Oggi queste beneficiano di un nuovo trend positivo poiché, essendo un alimento conservabile fino a 18 mesi, e grazie al loro basso livello di umidità, hanno attratto la logica delle "scorte" e sono state integrate molto di più nella dieta quotidiana del Bel Paese. Come afferma Kevin Verbruggen - European Marketing Director del California Prune Board: “I dati emersi dallo studio condotto in Italia mostrano come i consumatori italiani continuino a dimostrare il loro entusiasmo per le Prugne della California e preferiscano acquistare prodotti salutari, con chiara denominazione d’origine e di alta qualità che possano essere impiegati in vari modi in cucina".
La coltivazione di prugne per la produzione di quelle secche affonda le sue radici nell’antichità, in Asia occidentale. Il 1800 fu poi un secolo di grande afflusso nel Nuovo Mondo e la California era caratterizzata da un grande fermento tra immigrazione, innovazione e ottimismo da Febbre dell'Oro: ed è proprio in questo contesto che nasce l’industria delle Prugne della California. Quest'ultima viene così percepita come paese di origine distintivo ideale per la coltivazione e produzione di prugne di alta qualità dalle caratteristiche uniche. Per questo motivo vengono considerate in Italia un prodotto premium per la salute e il gusto.
In cucina sono estramemente versatili, grazie al loro sapore dolce e minerale insieme, si abbinano a ingredienti inaspettati come il cioccolato fondente, la birra artigianale, e ancora il miso e perché no il pesce! Inoltre permettono di sostituire grassi di origine animale per coloro che scelgono la dieta vegana, e giocare con svariate preparazioni sia dolci - come la cheesecake, e i dolci al cucchiaio che necessitano di densità - sia salate - come i biscotti al rosmarino o il classico clafoutis - donando una consistenza “corposa” sia al gusto sia per l'apporto nutrionale.
La coltivazione di prugne per la produzione di quelle secche affonda le sue radici nell’antichità, in Asia occidentale. Il 1800 fu poi un secolo di grande afflusso nel Nuovo Mondo e la California era caratterizzata da un grande fermento tra immigrazione, innovazione e ottimismo da Febbre dell'Oro: ed è proprio in questo contesto che nasce l’industria delle Prugne della California. Quest'ultima viene così percepita come paese di origine distintivo ideale per la coltivazione e produzione di prugne di alta qualità dalle caratteristiche uniche. Per questo motivo vengono considerate in Italia un prodotto premium per la salute e il gusto.
In cucina sono estramemente versatili, grazie al loro sapore dolce e minerale insieme, si abbinano a ingredienti inaspettati come il cioccolato fondente, la birra artigianale, e ancora il miso e perché no il pesce! Inoltre permettono di sostituire grassi di origine animale per coloro che scelgono la dieta vegana, e giocare con svariate preparazioni sia dolci - come la cheesecake, e i dolci al cucchiaio che necessitano di densità - sia salate - come i biscotti al rosmarino o il classico clafoutis - donando una consistenza “corposa” sia al gusto sia per l'apporto nutrionale.