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Le origini del babà rustico e non solo

Le interessanti leggende intorno al babà, al peposo e al tiramisù
Sarebbe interessante conoscere, al di là della ricetta del babà napoletano, della ricetta del peposo o della ricetta del tiramisu attuali, le loro origini, le leggende che stanno alle spalle della formula definitiva che indica oggi un determinato piatto. Citando Davide Paolini dal suo blog “Il gastronauta”, vi riveliamo alcune interessanti leggende che hanno accompagnato il percorso evolutivo della ricetta del peposo, della ricetta del tiramisù e della ricetta del babà napoletano. «Il peposo è una sorta di spezzatino, speziato e coperto di vino, soprattutto ricco di pepe. La leggenda narra che al tempo del Brunelleschi, durante la costruzione del Duomo di Firenze, i fornacini dell’Impruneta, addetti alla cottura dei materiali in cotto, facessero largo ricorso a questo piatto, utilizzando appunto i forni per cuocerlo». «Il babà ha una storia davvero bizzarra perché la sua origine viene attribuita al re di Polonia, Stanislao Leszczynsky, che retrocesso ed esiliato, per lenire le sue pene, decise di dedicarsi ai dolci, modificando il kugelhupt (la ricetta è pure sull’Artusi): sostituì il madera con il rhum. L’origine del nome è controversa: chi dice derivi da “baba”, che in polacco significa nonna, e chi invece sostiene fosse tratto da “Mille e una notte”, novella amata da Stanislao. A Napoli il babà pare sia arrivato, dopo che i borboni inviarono un gruppo di cuochi in Francia per istruirli all’alta cucina». «Altra bella storia è il tiramisù, anzi tiramesu: come suggerisce il nome serviva a risollevare le forze, dopo le avventure galanti, nella casa a luci rosse che sorgeva nelle vicinanze di un bar di Treviso dove questo ormai diffusissimo dessert è stato inventato». www.gastronauta.it
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