Le novità del food da non perdere

Le novità del mercato e dei produttori, le opportunità di consumo, la tecnologia innovativa e la sostenibilà, e tanto altro ancora. Ecco la selezione di ItaliaSquisita delle novità più sui generis del mondo enogastronomico.
Un’alternativa vegetale alla mozzarella
Dreamfarm è una startup e società benefit italiana con sede a Sala Baganza (PR) che ha deciso di puntare su prodotti plant-based, in sostituzione ai formaggi. È stata fondata da Mattia Sandei e Maddalena Zanoni con l’aiuto di Giovanni Menozzi, amministratore delegato. In questa azienda, attraverso la fermentazione di mandorle italiane coltivate in modo sostenibile, vengono prodotti uno spalmabile vegetale e un’alternativa vegetale alla mozzarella. Sono entrambi composti da pochissimi ingredienti: mandorle crude, avena, plantago ovata, sale e agar agar e hanno ottimi valori nutrizionali e pochi grassi saturi. Una scelta alimentare per chiunque sia interessato a prodotti vegani di qualità dalla filiera corta e sostenibili.

Specie aliene: da problema a opportunità

Mariscadoras, nome scelto per omaggiare le donne galiziane che combattono per ottenere la parità di genere nel settore della pesca, è una società benefit fondata a Rimini da Alice Pari, Giulia Ricci, Carlotta Santolini, Ilaria Cappuccini e Matilda Banchetti.
Il loro progetto si chiama Blueat e nasce per promuovere il consumo delle specie aliene - ovvero quegli organismi che sono stati trasportati dall’uomo in ambienti in cui non erano presenti prima e che hanno un impatto negativo nell’habitat - per tentare di inserirle all’interno della tradizione gastronomica italiana al posto delle specie marine sovrasfruttate. Nel loro catalogo spicca il granchio blu, che viene declinato in moltissimi modi: insieme al pomodoro, in bianco oppure in versione “maionese”.

Robot da vendemmia

L’Università di Cassino (FR) ha annunciato sui social che è pronto «il primo prototipo del robot Canopies a due braccia, prodotto da PAL Robotics e integrato con la base mobile sensorizzata presso il laboratorio Lai Robotics di Unicas». E’ dunque un robot creato per aiutare l’uomo a raccogliere l’uva e a potare la vigna.
CANOPIES è un progetto finanziato dall’UE che ha l’obiettivo di sviluppare un nuovo paradigma collaborativo tra uomo e robot nel campo dell'agricoltura di precisione, e vede la partecipazione di dieci realtà, tra cui il Danish Technological Institute, l’Università degli Studi Roma Tre, il KTH Royal Institute of Technology e l’Universitat Politècnica de Catalunya.

Prosciutto di trota
Sorgente Del Gusto è proprietà dell’azienda agricola Sterpo in Friuli, nei pressi del fiume Stella, habitat ideale della trota iridea. Qui, da oltre 50 anni, le trote allevate in acque correnti vengono poi trasformate in prodotti freschi, mousse, hamburger, ma anche affumicate, a caldo o a freddo, su legni pregiati ed erbe aromatiche per ottenere prosciutto di trota e altri prodotti di eccellenza. Il prosciutto, ottenuto da un filetto di trota affumicato a freddo, può essere gustato come aperitivo, su crostini caldi, o utilizzato nei primi piatti come risi e paste.

Packaging senza plastica
Il greco George Bosnas ha ideato una confezione per le uova totalmente biodegradabile: Biopack, un contenitore realizzato in polpa di carta, farina, amido e semi biologici di leguminose. Una volta consumate le uova, può essere piantato e, decomponendosi, libera i semi contenuti all’interno trasformandosi in una piccola pianta di legumi.
Apepack nasce invece nel 2017 da un’idea e dalla passione di Massimo Massarotto e Molly Knickerbocker che realizzano un’alternativa senza plastica per la conservazione degli alimenti: un packaging alimentare realizzato con cera d’api bio degli apicoltori CONAPI, cotone biologico GOTS, olio di jojoba bio e resina di pino naturale.

Declinazioni acide
Acetyca è una start up di ricerca biotecnologica nel campo degli acetobatteri con sede a Saronno. Il progetto nasce da un’idea di Beatrice Guzzi, gastronoma e cuoca, Paolo Tucci, consulente, educatore e imprenditore, e Andrea Bezzecchi, proprietario di Acetaia San Giacomo a Reggio Emilia. Sono tre le principali direzioni in cui lavora la start up: Acid Academy, un corso di formazione focalizzato sull’apprendimento del gusto acido, The Acid Lab e Acetyco, il primo drink analcolico fermentato dal gusto acido a base di aceti artigianali, una miscela di mele, uva e agrumi che prende ispirazione dall’antica posca romana, bevanda dissetante con acqua e aceto di vino.

Edicola Cucina
A maggio 2023 a Perugia, dove prima sorgeva la storica edicola di Largo Porta Pesa, una delle prime presenti in città, ha aperto Edicola Cucina. «Mi sono chiesto: le tante persone che passano di qui cosa hanno in comune? E cosa può piacere loro? Ho incontrato tanta gente per capire e mi sono confrontato più volte, ma alla fine ho messo insieme le idee ed è nata Edicola Cucina. Un luogo di incontro con un filo conduttore: il cibo» dichiara il titolare Marco Virginia Billi in merito all’apertura. Uno spazio dove condividere la passione per il cibo e la cultura gastronomica attraverso un’ampia selezione di libri di cucina, ricettari, guide, riviste specializzate di editori indipendenti e tanto altro.

Da taboo a superfood

La canapa è una pianta duttile molto utilizzata nell’industria tessile, ma anche in cucina può avere svariati usi. I suoi semi sono ricchi di proteine (31 g per 100 g di prodotto), vitamine, tra cui A, E, B1, B2, PP, C, sali minerali come ferro, calcio, magnesio, potassio, fosforo. Ogni singolo seme contiene tutti gli otto aminoacidi necessari per la sintesi proteica e il funzionamento del sistema immunitario e da essi si può ottenere la farina di canapa, chiamata anche ‘panello’. Lo chef Giorgio Trovato nel 2015 ha iniziato una ricerca gastronomica sulla canapa: una delle prime ricette sperimentate sono stati i pici toscani, che grazie a questa farina ottengono una consistenza del tutto particolare.

Nemo’s Garden: agrinauti e biosfere

Nel 2012, forse con un po’ di provocazione, Sergio Gamberini, il fondatore di Ocean Reef Group, si chiede se sia possibile provare a coltivare basilico sott’acqua. Nasce così il Giardino di Nemo, un sistema di agricoltura alternativo, autosostenibile ed ecologico. Nei fondali al largo della costa di Noli quindi, vengono ancorate delle biosfere trasparenti, riempite d’aria, sistemi chiusi che garantiscono un microclima e delle condizioni termiche ideali per la coltivazione delle piante. Negli anni il progetto è cresciuto e le biosfere sono aumentate di numero e dimensione, permettendo agli agrinauti di entrare al loro interno. Ora vengono coltivati basilico verde e rosso, diversi tipi di insalate, pomodori, zucchine, fagioli, piselli, erbe aromatiche, fiori, aloe vera, funghi e molte altre colture. In apertura dell'articolo una delle biosfere di Nemo's
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