L’arte della salumeria celebrata al MuSa

Il Museo della Salumeria (MuSa) compie 10 anni: Villani salumi fra tradizione, storia e cura del prodotto.
Villani Spa nasce nel 1886 a Castelnuovo Rangone in provincia di Modena: 137 anni di storia ne fanno una delle realtà più longeve del settore della salumeria in Italia. Il Gruppo conserva un’impostazione familiare con un passaggio generazionale fatto di valori tramandati e diffusi dall’Emilia al mondo.
«Crediamo nelle persone e nel talento delle manisostiene il direttore generale
Carlo Filippo Villani le macchine sono al servizio dell'uomo e non viceversa. Ci sono mani che nessuna macchina potrà mai sostituire: quelle dei nostri maestri, esperte e sensibili, che compiono mestieri custoditi gelosamente e tramandati nel tempo».

Tre secoli di cultura del salume sono custoditi nel MuSa,- il primo museo della Salumeria in Italia - a Castelnuovo Rangone in provincia di Modena, grazie alla storica famiglia Villani, in particolare a Giuseppe Villani, che ha fortemente voluto la sede museale per valorizzare e tramandare l’arte e l’artigianalità della salumeria, di cui l’azienda è protagonista fin dal 1886.
Il percorso museale è unico nel suo genere, un vero e proprio tempio della salumeria italiana, che narra passato e presente, tramite
testimonianze materiali, immagini, video, storie delle produzioni ed esposizione di antichi macchinari, con il supporto delle tecnologie multimediali. All’interno del MuSa si snoda un itinerario del gusto su tre piani espositivi.

Si spazia dal racconto degli
aromi e dei sapori fino a quello delle maestrie e delle tecniche utilizzate tra cui l’arte del taglio - concepita come “atto gastronomico” – per poi giungere al territorio e ai mestieri, quelli che in Villani hanno come fulcro le persone e gli artigiani, veri attori di un processo culturale in grado di garantire unicità attraverso il proprio sapere, che mettono mani, passione ed esperienza a servizio della qualità. Nessuna macchina potrà mai sostituire il lavoro di un disossatore, la mano di un salatore, la precisa tecnica di un insaccatore e di un legatore, il controllo di uno stagionatore.
Una parte del museo è dedicata alla storia della famiglia e dei salumi d’Italia, perché ogni regione della penisola ha le sue specialità tradizionali, che Villani ha saputo cogliere e interpretare attraverso produzioni squisitamente legate ai territori d’origine.



Una importante novità al
MuSa è l’esposizione di una copia originale dell’Editto della Mortadella, emanato dal Cardinal Farnese nel 1661, che regolamentava la ricetta della Mortadella ed il luogo di produzione che non poteva essere fuori dalle mura della città di Bologna.
Villani, ancora oggi è fedele a entrambi i princìpi dell’editto: ha mantenuto infatti la
ricetta originale della Mortadella (spalla di suino, gola, trito di prosciutto, pepe in grani e un pizzico d’aglio; il tutto insaccato in vescica naturale e poi stufato) e ha continuato a produrre nel capoluogo emiliano-romagnolo.
Il Museo della Salumeria di Villani è un progetto culturale in evoluzione: un punto di riferimento per i cultori e gli appassionati della salumeria, arte così profondamente territoriale da far conoscere e tramandare alle nuove generazioni.

La festa per il decennale del MuSa è stata avviata lunedì 3 ottobre con lo
show-cooking di Sonia Peronaci, che ha coinvolto Filippo Villani - direttore generale di Villani - in un dialogo sul MuSa, condito da racconti e curiosità sui salumi che hanno fatto la storia dell’azienda.
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