Un’incursione a “La Trota” di Rivodutri comincia sempre con un “perditempo”: un trittico a tema su un determinato ingrediente del territorio. Possono essere le erbette spontanee, i broccoli, i peperoni, le cipolle, o ad esempio le patate, declinate in una pallina di gelato (di patate), un cannolo tiepido ripieno di crema (di patata), una zuppetta calda (di patate). L’attesa si inganna con il cestino dei pani, aromatizzati con mais, guanciale, semi di papavero, farro e limone. Ma poi ecco che sfilano i classici della casa: l’Uovo di carciofo con crema di topinambur al Cinar, la Zuppa di tinca con passaggio speziato, il Cappuccino di zucca marinato al cardamomo con ricotta al caffè e croissant al sale d’arancia, la Zuppa di agrumi con cioccolato bianco al sale ripieno di mango e gelato alle olive nere. Conclude la ghiotta carrellata un dolce di Ricotta con salsa d’arancia e pistacchi di Bronte, per questo ristorante nato in perfetta simbiosi con il giardino, il paesaggio fluviale e la gente che lo circonda. In carta anche 1.000 etichette di vino, frutto di una personale e ragionata ricerca tra aziende storiche e piccoli produttori meno noti, suddivise tra 700 etichette nazionali e 300 delle migliori produzioni francesi e tedesche.
Info: www.latrota.com
Foto by ScattidiGusto
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