La Napoli del passato e del futuro nella cucina del Punta Tragara di Capri

Storia, evoluzione e cura. Queste sono le principali direttrici di matrice partenopea espresse al Punta Tragara Hotel di Capri. Un vero must per la clientela internazionale e i capresi che hanno trovato continuità, ritmo e maturità nella giovane stella Antonio Pedana.
Una passerella contorniata di verde che guarda al mare e ai faraglioni, ecco la cornice del gioiello di Goffredo Ceglie, il Punta Tragara Hotel a Capri. Questa storica dimora progettata da Le Corbusier che sta aggrappata alla costa, esprime in modo eccellente eleganza ed estetica, soprattutto in cucina.

Appassionato e talentuoso executive chef della struttura è Antonio Pedana, che esegue nel suo Le Monzù una carta sperimentale - di mare e di terra - matura e orgogliosamente partenopea. Tempo, temperatura e tecnica attraversano le sue portate, descrivendo una cucina di suggestione e intensità del gusto. Il delicato bottone caprese con essenza di crostacei, la tartare di manzo con genovese di porri, le trottole con arrosto di peperoni e maialino e il delizioso astice rappresentano un lodevole fil rouge di ispirazione "parteno-francese" ma nella contemporaneità di Capri.

Novità di quest'anno è il The Grill, retto dal bravo Umberto D'Andrea, il place to be dell'anno a Capri, che sulla terrazza panoramica dell'albergo - suggestivo il cocktail bar dello stesso - offre una delle cucine tradizionali migliori dell'isola fatta di stagionalità del vegetale, primi deliziosi e magistrali secondi alla griglia. Imperdibile il tagliolino al limone e la Pizza H2O, un'interpretazione di un'icona del gusto caprese nata sull’isola negli anni ‘50 e caratterizzata da un disco sottile, friabile e aromatico.

Precisione del gusto, creatività e tradizione, ecco le componenti fondanti del credo di cucina del Punta Tragara.
Published on: 16-09-2025
By: Ugo Marchionne