Prodotti di qualità
La fragola profumata di Tortona
Storia della fragola profumata di Tortona, antica varietà autoctona e una serie di ricette di grandi chef italiani da scoprire e realizzare.
A fronte di tutte le varietà di fragole esistenti, se ne annovera una “d’antan”: la fragola Profumata di Tortona, nominata per la prima volta fra i prodotti ortofrutticoli locali nel 1411 e ospitata in coltivazione lungo una strada denominata, nel 1631, “Fragolaria”. Alla fine dell’Ottocento nasce, grazie a un’attenta selezione di specie selvatiche presenti sulle colline dell’Alessandrino, la Profumata, che nei primi anni del Novecento era ricercata nei mercati di Alessandria, Novi Ligure e Genova, nonché in tutta la Valle Scrivia. Era una fragola nuova, diversa da tutte quelle esistenti: poco più grande di un lampone, dal profumo intensissimo e dal sapore dolce e delicato. Negli anni Trenta divenne la punta di diamante dell’economia locale e l’amministrazione cittadina costruì perfino un mercato coperto, il Gabbione, perché il vecchio mercato non era più sufficiente ad accogliere le centinaia di acquirenti: in alcune serate si trattavano fino a 100 quintali di fragole, vendute in caratteristici cestini di fasce di legno intrecciate. Nella stagione della raccolta la città s’impregnava di un profumo intenso, le operaie lasciavano il lavoro nelle fabbriche per dedicarsi alla raccolta e molte famiglie, grazie agli ottimi ricavi, riuscivano ad assestare i bilanci di un anno intero. Poi, in sequenza, tre colpi ferali: la Seconda guerra mondiale, l’avvento di cultivar più grosse, lo sviluppo autostradale ed edilizio, che ne limitarono la coltivazione fino al minimo storico, meno di 3.000 metri quadri (contro 184.000 di inizio Novecento) sparpagliati negli orti familiari. Ed è proprio da qui che il Creso (Consorzio di ricerca e sperimentazione divulgazione per l'ortofrutticoltura piemontese) ha prelevato il materiale di propagazione utilizzato per riavviare la coltivazione a partire dal 2000. Gli agricoltori, riuniti nel Consorzio per la valorizzazione e la tutela della Fragola di Tortona e tutelati dal Presidio Slow Food, hanno riavviato i fragoleti da cui raccolgono i frutti solo per una decina di giorni l’anno, tra la metà e la fine di giugno (dipende dalle annate), che vengono poi venduti nei cestini come una volta. Simile al lampone, come dimensione e colore, dolce, ma soprattutto profumatissima: la fragola di Tortona oggi rimane una rarità, tanto che la grande richiesta ha messo in moto un vero e proprio “mercato del falso”. La vera Profumata è molto deperibile: va raccolta il mattino e consumata in giornata, magari secondo l’uso tortonese, intera, cosparsa di zucchero e di un buon Barbera.
E dopo questo focus di Elena Tibiletti sulle fragole di Tortona, è il momento di leggere e preparare le ricette con fragole preparate da grandi chef italiani! (LEGGI)