La cucina napoletana raccontata dai napoletani

Storia, appartenenza e innovazione. È la cucina del cuore, del quartiere, della famiglia, del mare e dell’orto, fatta di ingredienti lontani e vicini, è territoriale ma cosmopolita come nessuna, indipendente ma organo vitale di quella nazionale.
La cucina napoletana affonda le sue radici nelle diverse dominazioni e nelle etnie dei tanti conquistatori e occupanti che da oltre due millenni si sono avvicendati nel cuore della stessa città di Napoli. Una cucina gastronomica che come si è evoluta nei secoli “ancora ha da divenire”, attraverso le voci dei napoletani stessi, dalle case al mercato globale.

«Negli ultimi dieci anni la cucina napoletana è esplosa, dentro e fuori dall’Italia; tutto è partito dalla vera pizza, che è entrata nel mercato straniero come un cavallo di Troia, e poi, via via, anche le altre pietanze». Sono le parole di Antonio Sorrentino, executive chef del gruppo SEBETO SPA di cui fa parte anche il marchio Rossopomodoro, catena di ristoranti leader nella cucina napoletana e campana in Italia e all’estero.

Per conoscere, invece, la cucina di mare ecco la voce della cuoca Carmela Abbate dello storico Ristorante Zi Teresa di Napoli, in auge da quasi 50 anni.
Un vero e proprio riferimento della vita sociale della città, che sorge in uno degli scenari più suggestivi, ai piedi del maestoso Castel dell’Ovo, nella baia dell’antico Borgo Marinari: «Mia mamma Mariolina cucinava pensando alla famiglia, a chi amava».

Cucina napoletana che ha un valore assoluto, soprattutto nella sua accezione mediterranea e marina anche per Salvatore Bianco, chef creativo e stella Michelin, un cuoco fondamentale per la storia recente dell’alta ristorazione partenopea.
Una cucina di recupero, la sua, ma contemporanea, votata alla riscoperta di frutti di mare e ingredienti ormai colpevolmente dimenticati, che esaltano però la carica di iodio dei piatti dello chef.

Secoli di storia e di appartenenza che informano e guidano anche e soprattutto l’alta cucina della Torre del Saracino a Vico Equense (NA) in Costiera, dello chef Gennaro Esposito, grande interprete contemporaneo delle ricette partenopee e di tutto il Golfo di Napoli: «Restituire dignità ai piatti classici servendoli in chiave moderna, in quantità contenute, impiegando ingredienti di grande qualità nella consapevolezza che i commensali della mia tavola vogliono vivere un momento esperienziale di felicità, gioia e spettacolo».

Estratto di "La cucina napoletana raccontata dai napoletani" di Ugo Marchionne nel N° 42 di ItaliaSquisita.
© Copyright 2024. Vertical.it - N.ro Iscrizione ROC 32504 - Privacy policy