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La cucina italiana è Patrimonio Immateriale UNESCO

Un riconoscimento che celebra tradizioni, saperi e identità gastronomiche che rendono l’Italia unica nel mondo.
La cucina italiana è stata inserita nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità UNESCO. Un riconoscimento storico che celebra un’eredità gastronomica unica al mondo, frutto di secoli di tradizioni, saperi artigianali, una grandissima biodiversità e una profonda relazione tra cibo, territorio e comunità.

Questo traguardo non è soltanto delle ricette più iconiche o degli ingredienti simbolo del Made in Italy, ma dell’intero sistema culturale che ruota attorno al cibo: le tecniche tramandate di generazione in generazione, il rispetto per la stagionalità, i rituali familiari, la convivialità che caratterizza il modo di stare a tavola degli italiani. È un patrimonio vivo e in continua evoluzione, capace di unire tradizione e innovazione, memorie rurali e sperimentazioni contemporanee.

Il riconoscimento dell’UNESCO rende omaggio al lavoro quotidiano di cuochi, produttori, agricoltori, pastai, pizzaioli, casari e artigiani del gusto che custodiscono e rinnovano questo tesoro culturale. Ma celebra anche la passione di milioni di italiani che, attraverso gesti semplici e ricette domestiche, mantengono viva una delle identità gastronomiche più amate e celebrate al mondo.

Oggi la cucina italiana non è solo un simbolo globale di qualità, ma un patrimonio condiviso che racconta la storia, la creatività e la diversità dell’Italia. Un capitolo importante della nostra cultura che, grazie a questo riconoscimento, viene consegnato al futuro con ancora maggiore consapevolezza e orgoglio.

Oggi 10 dicembre 2025 l'Italia gastronomica festeggia questo nuovo traguardo e il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida commenta così: «La Cucina Italiana è Patrimonio dell’Umanità. Oggi l’Italia ha vinto ed è una festa che appartiene a tutti perché parla delle nostre radici, della nostra creatività e della nostra capacità di trasformare la tradizione in valore universale».

Published on: 10-12-2025