Homepage
La birra artigianale in Lombardia
Birra artigianale e birrifici artigianali in Lombardia. Abbiamo chiesto a Scauca, birrofilo di professione e degustatore di diverse varietà di birra artigianale lombarda.
Parlare di birra artigianale in Toscana, di birrifici artigianali in Piemonte e di bevande luppolose d’eccellenza a Roma e dintorni è stato relativamente facile, ma elencare e raccontare la birra artigianale in Lombardia è impresa ardua. Difficile perché la Lombardia può dirsi a tutti gli effetti la capitale della birra artigianale italiana, o quantomeno la zona dello Stivale dove è ripartito l’amore per questa bevanda fatta con criterio e non in modo industriale? Abbiamo chiesto per questo al giovane birrofilo Scauca di raccontarci le migliori bottiglie e di darci i link dei birrifici artigianali migliori di Lombardia. Grazie Scauca!
Non è facile scegliere dieci bottiglie di birra artigianale che si distinguano in Lombardia, che, con più di 50 birrifici artigianali attivi, può a ragione essere considerata il cuore del movimento artigianale italiano. Considerando anche che proprio da qui, nel 1996, partì il “Rinascimento” birrario italiano e che tante birre della fase pionieristica hanno fatto poi da esempio per le successive. Per questo motivo l’elenco che segue, pur stilato tenendo conto delle oggettive capacità dei birrai e della qualità dei prodotti in questione, è solo da intendersi come il segno del gradimento di chi scrive.
Il Birrificio Italiano ( www.birrificio.it ) di Lurago Marinone (CO) fu il primo artigiano lombardo in assoluto, ricoprendo un ruolo fondamentale nella diffusione della cultura birraria in Italia, anche attraverso le sue birre: la Tipopils, Pilsner di ispirazione tedesca, tra note mielate ed erbacee si è fatta conoscere in tutto il mondo come uno dei migliori esempi dello stile. La Cassissona è una “birra spumante” prodotta con l’aggiunta di sciroppo di Cassis, dall’esuberante gasatura e dalle inebrianti note di frutti di bosco e caramello, con una leggera e vinosa acidità.
Nello stesso anno apriva il Birrificio Lambrate a Milano (www.birrificiolambrate.com ), della doppia-coppia di fratelli Sangiorgi e Brocca che, valentemente coadiuvati da una tribù numerosa e affiatata, ha spillato in questi anni birre eccezionali, come la Ghisa, 5 gradi di nerissima e complessa beverinità (ossimoro, lo so…) affumicata. La sorella maggiore, la Imperial Ghisa, è destinata a far parlare molto di se. All’altro estremo dello spettro visivo la Ligèra, Pale Ale di ispirazione americana, che coi suoi fruttatissimi 4,5%vol finisce secca e luppolata, invitandoti a berne un’altra, finché non ti trovi sotto il bancone.
Nella scia dei pionieri, come accennato, si sono messi in molti. Forse troppi. Ma le birre con la “B maiuscola” non son finite qui.
Tanto genio e ancor più sregolatezza costruiscono la storia del Bi-Du a Rodero ( www.bi-du.it ), capace, dal 2002, di produrre più di venti tipi diversi di birra artigianale. La Confine è una Porter rustica e di carattere, in equilibrio tra le tostature e una decisa luppolatura, segno distintivo del birraio. Di Rodersch, interpretazione comasca delle Kölsch di Colonia, ne potresti bere letteralmente dei secchi. E’ delicata ed equilibrata. Miele, fiori ed erba condensati in un bicchiere.
Nelle campagne bresciane, dal 2004 si produce ottima birra al B.A.B.B. a Manerbio ( www.babb.it ) nonostante i diversi cambi sul ponte di comando del luccicante impianto a vista. Esempio ne è la Rubinia, una Bock potente, che grazie al suo carattere complesso, di frutta matura e caramello, uniti ad una generosa luppolatura, ha ottenuto in questi anni diversi riconoscimenti a livello nazionale.
Sempre nel 2004 comincia l’avventura del birrificio artigianale L’Orso Verde a Busto Arsizio (www.birraorsoverde.com ). La sua Wabi è una Golden Ale, secca, profumata e caratterizzata da una intensa luppolatura. Semplice ma assolutamente non banale. La sua BackDoorBitter profuma invece di legno e tabacco, d’agrumi e di spezie, con un gusto amaro deciso, nel solco della tradizione britannica.
Dall’entusiasmo di tre amici legati dalla passione decennale per l’home-brewing nasce solamente un anno fa’ il Birrificio Rurale a Certosa di Pavia (www.birrificiorurale.it ), che da subito si è confrontato con uno stile davvero complicato, quello delle Blanche belghe, riuscendo a produrre una gemma come la Seta, che in 5 gradi alcolici raccoglie una fresca speziatura e deliziose e morbide note citriche.
La caccia è aperta. Salute. E moderazione. (da che pulpito…)