Nel 2018 la prima birra, la Amber Ale mentre nel 2019, con l’obiettivo di studiare un diverso stile birrario, è nata la Bière Blanche.
Citando il comunicato dell’Università e la dichiarazione di Teo: "L’obiettivo del progetto didattico Birra dell’Università è produrre birre diverse, di anno accademico in anno accademico, per caratteristiche compositive, di immagine, di materie prime: tali, insomma, da poter essere abbinate alle diverse coorti di studenti coinvolti nella formulazione e caratterizzate da una variabilità che sarà il frutto delle competenze tecnologiche e della creatività degli studenti stessi. Da un anno all'altro abbiamo prodotto birre completamente diverse ma tutte realizzate con ingredienti al 100% italiani" – ha spiegato Musso. "Spero che per gli studenti sia stata una bella esperienza così come per noi è estremamente stimolante contribuire a fare cultura insieme all'università”.
Una delle missioni principali di Baladin è contribuire alla diffusione della cultura birraria è questo importante progetto rappresenta un tassello fondamentale del percorso ideato dal professor Stefano Buiatti (docente, all’Ateneo friulano di Tecnologia della birra) che da anni collabora con Teo Musso.
Nel mese di aprile Teo e il suo team di mastri birrai, hanno accolto gli studenti e i professori condividendo aule didattiche e spazi di produzione per due giorni. Sono state utilizzate esclusivamente materie prime italiane, prodotte in parte da Baladin e in parte dall’azienda agraria dell’Ateneo friulano che ha fornito il frumento.
La birra, è una blanche. Di colore giallo dorato, con una leggera opalescenza e schiuma pannosa compatta e mediamente persistente. Al naso evidenti note agrumate di bergamotto e limone oltre che dell’immancabile coriandolo, accompagnate da una piacevole nota di cereale, soprattutto frumento. In bocca la classica speziatura del coriandolo è molto ben equilibrata con le note degli agrumi e una appena percettibile acidità, che la rendono fresca e beverina. La gassatura fine e leggera favorisce la bevuta che, dopo un paio di sorsi, riporta in bocca le note vellutate del frumento friulano usato nella ricetta, per poi chiudere in un finale leggermente amaro molto piacevole.
La grafica dell’etichetta e la scelta della bottiglia è stata definita dall’ufficio comunicazione dell’ateneo sempre nell’ambito di un’analisi completa, condivisa con gli studenti, del ciclo di vita del prodotto.
La birra verrà commercializzata nel mese di giugno.
Gli accordi prevedono che la distribuzione in bottiglia, nel solo formato 33 centilitri sarà gestita direttamente dall’Università di Udine mentre il prodotto in fusto sarà servito nella rete dei locali Baladin.