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Un luogo quanto mai contemporaneo nella formulazione delle idee e nella loro attuazione, che menu dopo menu conferma il talento di un giovane chef che nel giro di pochi anni ha saputo rendere identitaria la sua cucina: «Ogni mio menu mette in fila, ordinatamente, le suggestioni, le emozioni, gli insegnamenti e le riflessioni del percorso umano e professionale che sto compiendo da Imàgo» confida Antonini. La nota tecnica che non vuole essere ridondante ma è un tratto preciso verso il gusto, sempre riconoscibile, e l'appagamento del cliente, mai perso di vista: questi gli elementi che caratterizzano una cifra stilistica oramai riconoscibile e che identifica le idee di Antonini ma, come detto in apertura, assieme ai piatti a colpire è l’atmosfera di questo luogo di grande fascino ed eleganza, caratterizzato dalla spettacolare vista su Roma e, in particolare, Piazza di Spagna e Trinità dei Monti. Resta negli occhi la sequenza di gesti mai ripetitivi e sempre naturali del team di sala, una vera e propria danza dalla grande sincronia che valorizza il lavoro fatto dalla brigata di cucina.
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Atmosfera di grande piacevolezza che consente d’apprezzare ogni cadenzata sequenza di piatti e calici (le cui sfumature di gusto possono essere esaltate dai pairing curati da Alessio Bricoli), abbinamenti e contrasti, che conferma il talento di Andrea Antonini. Può accadere con piatti più recenti come Barbabietola, panna acida e caviale, dalla lodevole texture e acidità, e con lo Scampo al pepe verde, delizioso per consistenza e persistenza dei sapori, ma può anche creare connessioni tra proposte nuove e altre storiche che stanno contribuendo a scrivere la storia recente del ristorante: la Boscaiola ad esempio, sorprendente utilizzo del fungo, permette ad Antonini di donare continuità a una felice intuizione già apprezzata in passato con il Calamaro alla Milanese. L’Agnello, miele, patate e salsa bernese al rosmarino è un altro piatto che conferma ancora una volta il valore tecnico di ogni piatto, scelta riscontrabile anche nei dessert che sanno sempre sorprendere per gli accostamenti inusuali tra i vari ingredienti, come nel caso degli Agrumi con zafferano e polline, proposta che unisce forza e delicatezza nel gusto.
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di Luca Sessa
Ph Alberto Blasetti