Al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino per questa edizione Mimma Posca, AD Vranken-
Pommery Italia, ha consegnato ad Andrea Berton un simbolo della prestigiosa produzione
della Maison di Reims: un Jeroboam di Cuvée Louise Grand Cru 1995, con etichetta speciale
dedicata al famoso Chef.
Andrea Berton, 48 anni, molti dei quali spesi in cucine prestigiose a partire da quella di Gualtiero
Marchesi in Bonvesin de la Riva per continuare da Mossiman’s a Londra, all’Enoteca Pinchiorri
di Firenze e al Louis XV di Montecarlo sotto la guida di Alain Ducasse, ha guadagnato la prima
stella Michelin nella sua patria, il Friuli, già nel 2001. E’al Ristorante Trussardi alla Scala di
Milano che si conferma il suo successo con due stelle Michelin, tre Forchette sulla Guida Gambero
Rosso 2010 e tre Cappelli in quella dell’Espresso 2011.
Nel 2013 inaugura il suo ristorante dove presenta piatti “moderni” puntando sulla
valorizzazione degli ingredienti di base e di quelli poco conosciuti. Nel 2014 arriva la prima stella
Michelin; nel 2015 viene nominato Ambasciatore EXPO; nel 2016 ottiene 18/20 nella Guida
Ristoranti d’Italia l’Espresso e tre Forchette in quella del Gambero Rosso.
Dall’estate 2016 lo Chef inizia la sua collaborazione con Il Sereno, lussuoso resort sul lago di
Como, dove apre il suo ristorante “Berton Al Lago”. Nell’aprile 2017 inaugura il Nuovo DRY a
Milano.
All’hotel Four Seasons di Firenze, animata dalla numerosa presenza di giornalisti, esperti e
VIP, la Maison Pommery rinnova la celebrazione dello Chef “vincitore” con una novità che
rende l’evento ancora più prezioso e gourmand: un menù che inizia con la creatività di Vito
Mollica, Chef Executive Four Seasons, per continuare con “Il Risotto dell’anno 2019” dello Chef
Antonio Guida- Ristorante Seta (un felice accordo con Riso Scotti!) ed infine trovare la sua
apoteosi nella Lasagna di piccione di Andrea Berton. Per concludere, lo straordinario dessert
dello Chef Pâtissier Domenico Di Clemente del Ristorante Il Palagio di casa Four Seasons.
In abbinamento con questa straordinaria sequenza di piatti che esprimono tutta la genialità
propria dei grandi chef, Pommery ha proposto una serie di sue “opere” che a loro volta
raccontano l’impegno e i valori di una produzione famosa nel mondo. Per aperitivo Pommery
Apanage Blanc de Blancs (100% Chardonnay, selezione di 17 Crus della Champagne); ha
accompagnato l’antipasto “Battuta di scampi con funghi autunnali e condimento alle nocciole”
by Vito Mollica Cuvée Louise Nature 2004 (minerale, vivace, fresca e suadente, è l’apoteosi
armonica di uno dei più grandi vini nella storia della Maison). Al “Risotto all’anice stellato con
polvere di cavolo nero” realizzato da Antonio Guida, è stato accostato il Grand Cru Royal
Millesimé 2006 (assemblaggio esclusivo dei migliori Pinot Noir e Chardonnay, con note di
fiori che si combinano ai frutti esotici e agli agrumi. Fresco e piacevole con chiusura lunga e
avvolgente). Ecco quindi con la “Lasagna di piccione” di Andrea Berton, premio Pommery
2019, la Cuvée Louise Grand Cru 2004, (un’etichetta che ricorda il gesso delle crayères:
struttura sottile ed elegante, con sensazioni vellutate di biscotto, mandorle e ambra). Con il
dessert “Nuvola di caffè d’orzo con gelato profumato all’alloro e arancia”, la Cuvée Louise
Grand Cru Rosé 2004, (una carezza setosa e sensuale con struttura franca e decisa).
I più prestigiosi Champagne Pommery hanno così incontrato, ancora una volta, l’arte culinaria
d’eccellenza per un sublime momento che si pone al vertice delle esperienze dei sensi.