Trasformato dagli architetti progettisti Claudio Lopasso e Carlo Carbone, l'idea è che il locale rinascesse visibilmente senza cancellare alcune tracce del passato. Oggi i protagonisti sono i libri, simbolo di cultura e condivisione del sapere che i cittadini di Lecco sono stati invitati a donare il giorno dell’inaugurazione quali mattoni del nuovo Fiore.
Fiore è innanzitutto una collettività, e il progetto si articola su tre livelli: imprenditoriale (un ristorante attento alla materia prima e alla sua lavorazione), sociale (le attività inclusive e di inserimento) e culturale (la promozione della cultura).
La squadra è guidata da Giorgio Antoniella, cuoco originario di Terni, supportato da Raffaele Mattei che rappresenta l’anello di congiunzione tra Fiore e la Fabbrica di Olinda a Milano.
Con loro lavorano in sala Francesca Perra, responsabile di sala, Jacopo Ben Hammar, caposala, Ngane Ndiaye, Gisella Castro e Alma Murri in sala, Haris Saeed, Benito Sulmonte, Riccardo Florio e Fatumata Sagna in cucina. Undici storie diverse, undici provenienze, undici età confluite in una squadra energica, solare e competente, capaci di suonare all’unisono come gli strumenti di un’orchestra. Una cucina chiara e comprensibile, fatta di 3 ingredienti portanti per ogni piatto dove la stagionalità è al primo posto, poi leggerezza e colori.
Foto: Brambilla-Serrani