Ristoranti

Il nuovo chef dell'Antica Osteria del Ponte

Una ventata di novità all'Antica Osteria del Ponte: è arrivato il nuovo chef erede di Ezio Santin. Si chiama Silvio Salmoiraghi, e dal 2007 è lo chef patron del suo Acquerello di Fagnano Olona, in provincia di Varese.

L’Antica Osteria del Ponte di Cassinetta di Lugagnano ha una nuova guida: lo chef Silvio Salmoiraghi, allievo di Gualtiero Marchesi e dal 2007 chef e patron del ristorante Acquerello di Fagnano Olona, in provincia di Varese. Tante le esperienze all’estero: prima a Strasburgo al Ristorante Burechessel e poi al Lotti di Parigi; in seguito Silvio si sposta a Tokio al ristorante dell’Hotel de Mikuni, e dal 2004 al 2005 è lo chef del Ristorante Chapter One a Dublino, in Irlanda.

Non mancano le esperienze in Italia: dopo i primi approcci, fra cui all’Hotel Country Club di Origlio (Va), trascorre nel 1994 tre anni presso la Locanda del Lago di Ternate (Va). È commis di cucina nel 1997-1998 presso il Ristorante Joia di Pietro Leemann a Milano. Nel 2001 è chef di cucina al Ristorante “La Fermata” di Casatenovo (Lc). Dal 2004 è al Grand Hotel “Et de Milan” e infine apre il suo ristorante Acquerello.

Dal 2004 Gualtiero Marchesi lo introduce presso ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana della quale diventa uno degli chef responsabili delle lezioni di cucina per i corsi all’estero e le attività promozionali della cucina italiana.

Negli ultimi anni Silvio Salmoiraghi ha sperimentato con grande passione e dedizione accostamenti nuovi e inediti. È il caso della cucina “Kaiseki”, un ramo della cucina giapponese caratterizzata da abbinamenti diversi nel medesimo piatto: armonia di gusti, motivi, e apparenze dei colori, solo ingredienti locali e freschi usati sapientemente per amplificare il sapore.

Lo chef Salmoiraghi, dal 7 novembre, porterà all’Antica Osteria del Ponte una ventata di freschezza e novità,  proponendo una cucina d’autore che misceli passato e futuro, tradizione e innovazione.

Silvio Salmoiraghi è pronto dunque a raccogliere il testimone: “Per me si tratta di una grande sfida. Prendere in mano le redini di un importante monumento come L’Antica Osteria del Ponte è un onore oltre che una grande opportunità. Lavoreremo, io e il mio staff, per dare una nuova impronta un punto di incontro tra la tradizione, che ha fatto grande questo luogo, e l’innovazione attraverso la rivisitazione di piatti tipici italiani anche talvolta attraverso richiami orientaleggianti”.


 

				

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