Lidia Bastianich possiede la tempra determinata tipica del Friuli Venezia Giulia arricchita dall'appeal dinamico degli americani, un mix di conoscenza, sicurezza, passione e dolcezza. Dama indiscussa della cucina, ma anche scrittrice e personaggio di spettacolo, è riuscita a portare un pezzo di Italia negli Stati Uniti, proponendo ricette della sua terra di origine.
Da bambina lascia l'Istria da esule, giungendo a Trieste, poi a 12 anni il viaggio oltre l’Atlantico, dove intraprende un percorso di specializzazione in campo enogastronomico. Per Lidia il cibo è il primario elemento di connessione con le proprie radici e ne ha fatto il fulcro della sua vita. Si specializza nella ricerca culinaria girando il mondo e focalizzandosi sulle produzioni di nicchia italiane. Non trova infatti nessuna nazione allo stesso livello del “Bel Paese” per quanto riguarda la svariata gamma di squisitezze alimentari presenti in ogni regione, né tantomeno dal punto di vista delle tradizioni popolari culinarie. Così Lidia diventa l'ambasciatrice italiana in America: spiana la strada ai prodotti italiani oltreoceano, proponendoli in 28 ristoranti, quando ancora i negozi specializzati non ne erano provvisti e trasporta la filosofia del “mangiare di qualità” all'estero.
Nel 2013 la cucina in tipico “Bastianich Style”, con basi italiane impreziosite da tocchi internazionali, è arrivata all'Orsone (www.orsone.com), un ristorante nel cuore dei Colli Orientali del Friuli vicino a Cividale. Il locale viene inaugurato assieme al figlio Joe e collocato accanto all'azienda vitivinicola di famiglia e al B&B, splendida struttura ricettiva pensata per accogliere i propri ospiti in un clima rupestre di completo relax.
Il menù, ideato dallo chef Eduardo Valle Lobo con la supervisione della signora Bastianich, propone piatti moderni con materie prime ricercate come l'antipasto dedicato a Primevere in Cividât (primavera a Cividale) dove si incontrano più di 30 componenti tra verdura cruda, cotta, grigliata, germogli, fiori ed erbe aromatiche spontanee, raccolti nell'orto di Lidia e affiancati nella mise en place: bouquet incredibile di colori, profumi, sapori e consistenze diverse, che si integrano amabilmente tra loro. Accostamenti più creativi per gli scampi baciati dalla freschezza della mela verde e dalla cremosità dell'avocado, inebriati dall'aroma del basilico dai sentori di gelsomino ed abbracciati dalla giusta acidità dello yogurt bianco, adornato da note seducenti della vinaigrette di yuzu e wasabi.
Accanto alla cucina del Ristorante c'è la Taverna, spazio più casual dedicato al repertorio gastronomico americano rivisitato in chiave gourmet. Ne sono un esempio gli hamburger prelibati con fassona piemontese, carne tenerissima e succosa, abbinata a cipolla rossa di tropea caramellata e gorgonzola piccante ed il Lobster Roll con insalata di astice e sedano fresco; il tutto avvolto dalla fragranza del pane morbido fatto in casa con ricetta segreta. Non mancano salumi nostrani da degustare in piacevole compagnia di vini esclusivi italiani (disponibili anche al calice), di champagne, di birre artigianali americane e buonissimi cocktail. Lidia, in particolare, ha un debole per il prosciutto crudo di San Daniele con fichi, da accompagnare con un bicchiere di Friulano e nel cuore sono rimaste indelebili antiche ricette: la jota (minestra di fagioli, crauti e patate di origine triestina), i sanguinacci, le salsicce prodotte assieme alla nonna, la frittata agli asparagi con uova di galline allevate in cortile e il guazzetto di capriolo con polenta.
Tra i ricordi, le vacanze estive trascorse nelle cantine di produttori vitivinicoli locali, uno su tutti Livio Felluga, per scoprire il mondo dell'enologia di eccellenza, trasmettendo la stessa passione ai figli Joe e Tanya. Dedizione e conoscenza, voglia di imparare, abilità di cogliere le opportunità e di superare le difficoltà sono elementi indispensabili, che hanno permesso a Lidia di inseguire e concretizzare i propri sogni; perle di saggezza che dona alle generazioni future, tra cui i suoi 5 nipotini e gli junior-chef di Masterchef. Come ricorda lei stessa, i bambini protagonisti del talent show non apprendono solo insegnamenti di cucina, ma di vita; imparano ad affrontare con coraggio le critiche dei giudici, metabolizzano i consigli dati, superano prove con forte senso di responsabilità ed accettano le sconfitte, divenendo ben presto dei piccoli adulti.
Per il futuro, oltre alle attività intraprese, un occhio è rivolto a nuove sfide. Una su tutte: ridare nuova linfa al territorio dove è nata, divenendo promotrice di percorsi enogastronomici in Friuli Venezia Giulia da sponsorizzare anche all'estero.
Testo di Barbara Demartin