Il Friuli Venezia Giulia, con le sue eccellenze nel mondo del cibo e del vino, è protagonista a Golosaria Milano, evento fondato dal giornalista e gastronomo Paolo Massobrio. Il tema per l’edizione di quest’anno è: il gusto della distinzione. Il Friuli Venezia Giulia, con i suoi tesori enogastronomici dai sapori autentici, interpreta il concetto di distintività in tavola e con il marchio “Io sono Friuli Venezia Giulia” garantisce l’origine regionale delle produzioni agroalimentari testimoniando l’impegno delle imprese del territorio nei campi della sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
Il viaggio gastronomico del Friuli Venezia Giulia comincia dalle Valli del Natisone, con il suo prodotto distintivo che è la gubana: un dolce cotto al forno, a base di pasta dolce lievitata, con ripieno di noci, uvetta, pinoli, zucchero, grappa e scorza grattugiata di limone. Il termine deriva dallo sloveno gùbati, che significa “increspare, fare pieghe”. Altro ambasciatore della distintività enogastronomica delle Valli del Natisone è Domenis, che dal 1898, a Cividale del Friuli, comincia a distillare vinacce bianche, nere e frutta, ottenendo una grappa comunemente chiamata “storica” per le sue particolari caratteristiche organolettiche che la differenziano da tutti gli altri distillati. Altra area importante è quella dell’Alto Pordenonese, da cui nasce il Figo Moro da Caneva il quale può vantare una storia secolare e la Cipolla Rossa di Cavasso Nuovo.
Di grandi tradizioni culinarie è ricca anche la Carnia, regione prevalentemente montana. Il piatto tradizionale è il Frico, nato come pasto semplice per i boscaioli o pastori e oggi preparato in occasioni speciali, ricorrenze o festività. Altrettanto rappresentativi sono i Cjarsons, pasta ripiena la cui ricetta risale al XV secolo, ad opera del Maestro Martino, cuoco del Patriarca di Aquileia. Il ripieno di questi ravioli, piegati a mezzaluna, include cipolla arrostita con un cucchiaio di strutto, uvetta, pangrattato, cannella, zucchero, pepe, sale e ricotta fresca.
Prodotto nelle malghe della Carnia è anche l’Ônt, burro ottenuto dalla crema di affioramento che viene cotto e lasciato a riposo. Passando ai dolci invece, sinonimo di Carnia sono gli Esse di Raveo: biscotti semplici, fatti a mano utilizzando farina, burro, zucchero, uova e vaniglia il cui nome richiama la caratteristica forma a esse dei biscotti,
Il Friuli Venezia Giulia non poteva non essere rappresentato anche da San Daniele del da un lato, per il Prosciutto di San Daniele DOP, e dall’altro la “regina di San Daniele” ovvero la trota salmonata, che viene affumicata a freddo con legni, bacche ed erbe aromatiche.