Dieci anni, un team consolidato e volti importanti della ristorazione italiana, l’eccellenza dei prodotti…questo è rimasto invariato. Al di là dei nomi noti e dei grandi relatori - quali Crippa, Bottura, Beck e Nadia Santini per esempio - a Identità Golose si è dato spazio alle nuove leve, a chi fa formazione sul campo, alle donne e alla "brigata di sala", che sempre più risulta fondamentale nell’organizzazione e nel funzionamento di un ristorante.
Il tema di quest’anno - “Una golosa intelligenza” - era aperto all'interpretazione dei relatori e poteva davvero essere declinato da ciascuno secondo la propria mentalità, portando come esempio le soluzioni adottate per affrontare le difficoltà legate all’attività quotidiana. L’ottimismo è intelligenza per esempio, il sapere rinnovarsi e vedere oltre la contingenza dei fatti, trovare alternative o proporre diverse offerte all’interno del proprio ristorante, differenziarsi, ascoltare e avere coraggio.
La natura, la tradizione e il rispetto per le materie prime: tutte tematiche sviluppate anche quest’anno, che si riallacciano alle edizioni precedenti creando un filo conduttore tra passato e futuro. E poi quest’anno si è dato spazio alle riflessioni sulla salute, cercando di dare una risposta concreta all’incombenza delle intolleranze alimentari e tentando di avere un approccio più attento alla salute, al di là della raffinatezza estetica. Davide Scabin, chef innovativo e fuori dagli schemi, per esempio ha voluto improntare tutta la sua lezione su questa tematica: sull’interpretazione del cibo come variabile significativa nella cura di qualche patologia.
Novità di quest’anno, la nazione ospite: la Thailandia, una delle più interessanti cucine asiatiche. Molto diffusa in tutto il mondo, variopinta ed eterogenea dalla sua origine - nata dalla fusione della cucina cinese e quella indiana. Espressa in tutta la sua complessità, si può paragonare a quella italiana per le sue molteplici varianti regionali, interpretata e spiegata qui a Milano dai più importanti protagonisti della cucina thai in casa e fuori casa, da Bangkok fino a Copenaghen.
E, mentre tra gli stand si alternavano fasi di show cooking, degustazioni e assaggi, nell’area confinante, quella dedicata al Milano Food&Wine Festival, l’attenzione per il vino italiano è stata condita con gli eventi che hanno visto protagonisti grandi chef quali Chicco Cerea, Marta Grassi, Elio Sironi e Giuseppe Iannotti.
Insomma un’edizione interessante, coinvolgente e decisamente proiettata al 2015, in ottica Expo, con l’intento di sviluppare il connubio alta gastronomia-salute.