Il 31 marzo 2021 a Milano ha avuto luogo “Water of Africa”, una campagna di sensibilizzazione sui temi della fame e del consumo di acqua contaminata in Africa.
Carlo Cracco, Claudio Sadler, Cristina Bowerman, Cesare Battisti, Tommaso Arrigoni, Elio Sironi, Giancarlo Morelli e Stefano Callegaro sono solo alcuni tra i tanti chef che hanno partecipato all’iniziativa di Azione contro la Fame.
Con la campagna “Water of Africa” l’organizzazione punta a sensibilizzare e rendere consapevoli circa le condizioni di pericolo sanitario che vivono 319 milioni di persone nell’Africa Subsahariana costrette a consumare acqua nociva.
Sull’etichetta della bottiglia messa in mostra dagli chef, anziché le proprietà benefiche, vengono evidenziate tutte le caratteristiche dannose contenute: batteri, parassiti e virus.
Le famiglie, nell’area Subsahariana, non avendo l’acqua nelle proprie case e non disponendo di un pozzo vicino al luogo in cui vivono, sono costrette a dissetarsi con acqua proveniente da fonti non trattate. Gli agenti patogeni presenti in acque contaminate sommati alla scarsità di cibo a disposizione delle persone, possono determinare malnutrizione causata da ripetute infezioni intestinali.
Ogni anno muoiono decine di migliaia di persone a causa di malattie legate all'acqua o altri problemi igienico-sanitari e, di questi, fino al 90% sono bambini di età inferiore ai cinque anni. Circa 180.000 bambini sotto i 5 anni muoiono ogni anno - circa 500 al giorno – nell’Africa Subsahariana a causa di malattie legate alle condizioni idriche e igieniche insufficienti.
Nell’ultimo anno l’organizzazione, grazie allo staff impegnato sul campo, ha aiutato quasi 6 milioni di persone con progetti di acqua e igiene, migliorando oltre 13mila fonti idriche e fornendo quasi due milioni di metri cubi d’acqua.
Chef
I grandi chef insieme per il progetto "Water of Africa"
Cracco, Sadler, Bowerman e altri grandi chef a sostegno della campagna di sensibilizzazione di Azione contro la Fame.